Acqui – Genova, settembre oltre i limiti: torna la polemica
Bonus previsto per i pendolari
OVADA – I pendolari avranno la magra consolazione di un bonus, ma viaggiare sull’Acqui – Genova è stato molto difficile anche nel mese di settembre. L’indice di affidabilità introdotto da Regione Liguria per monitorare la qualità del servizio offerto sulle linee di sua competenza ha fatto segnare il valore di 2.5. Oltre 2.4 scattano gli indennizzi per chi si sposta tra basso Piemonte e Liguria. Si tratta dall’ennesima conferma dei problemi che la tratta più volte inserita da Legambiente tra le peggiori dieci del nostro Paese continua a evidenziare. Finora il 2025 non era andato così male. I limiti erano stati superati solo nei mesi di gennaio e luglio. Il trend rimane preoccupante.
Il mese di agosto di fatto non è valutabile, come i pendolari continuano a sostenere. Il servizio fu infatti assicurato grazie ai bus. “Con quelle modalità – ha fatto notare più di una volta Fabio Ottonello, presidente del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba – l’indice perde di significato”. Anche il mese di novembre ancora in corso è stato ricco di problemi, disguidi e ritardi.
Dato preoccupante
Quello che più colpisce analizzando l’andamento sull’Acqui – Genova è la sperequazione evidente tra quel che succede sulla tratta e la realtà delle altre direttive della Liguria. Se la linea Genova – Milano ha fatto registrare il valore 2.0, le altre direttive sono rimaste sotto 1.5. Da giugno la linea Genova – Busalla Arquata Scrivia ha fatto segnare valori tra 0.8 e 1.4. Tutto questo si traduce in minuti di ritardo, problemi per lavoratori e studenti, una qualità complessiva della vita inferiore che i bonus non possono compensare.
Di tutto questo si tornerà a parlare il 27 novembre quando i rappresentanti dei pendolari incontreranno l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola. Nell’ordine del giorno c’è un aggiornamento sulla situazione legata ai lavori in corso a Mele. Ma non potrà non essere affrontato l’argomento dei problemi più recenti.