L'evento
Domenica 24 novembre dalle 18
21 Novembre 2024
ore
06:55
OVADA - “Ovada continua a fare rumore” è l'evento che la città organizza come contributo educativo e per prendere posizione contro la violenza di genere sulle donne. L'appuntamento è per domenica 24 novembre, dalle 18.00, all'interno della Loggia di San Sebastiano. L'iniziativa prende forma a poco più di un anno dalla scoperta dell'omicidio di Giulia Cecchettin e dalla manifestazione spontanea che si tenne in piazza Martiri della Benedicta. Il gruppo di ragazzi che si fece promotore di quel momento di aggregazione ha lavorato anche per la definizione dei dettagli della manifestazione di domenica prossima. Il tema della violenza di genere sarà sviscerato, da diversi punti di vista, con la partecipazione di relatori esperti nei relativi campi. A completare la proposta intermezzi musicali, la partecipazione di artisti locali e l'allestimento di “Di Schiena”, la mostra fotografica molto nota realizzata da Lucia Bianchi e utilizzata in tante occasioni per veicolare un messaggio rivolto a una nuova sensibilità sociale e consapevolezza sull'argomento. Gli organizzatori sono Alessandri Diolaiuti, Matilde Pisano, Giorgia Piccardo, Giulia Viviano e Maddalena Lantero. Hanno tutti 23 anni e sono universitari in vari campi, dalla psicologia alla politica dei servizi sociali. Momento di riflessione I promotori sono tutti uniti dalla volontà di non chiudere gli occhi di fronte alla piaga della violenza contro l'universo femminile. “ Ci conosciamo da sempre – racconta Alessandro Diolaiuti, studente di Psicologia presso l'Università Bicocca di Milano – Anche se ora viviamo in città diverse è rimasto un filo che ci unisce. La storia di Giulia ci ha colpito molto per il contesto in cui è avvenuta così simile alla nostra realtà di studenti universitari. La vittima poteva essere una nostra amica”. “Abbiamo da subito condiviso l’iniziativa proposta da uno straordinario gruppo di giovani donne e uomini ovadesi – dichiara l’assessore alla Cultura e alle politiche giovanili Sabrina Caneva – Siamo fermamente convinti che le politiche giovanili si debbano fare non organizzando iniziative per i giovani, ma con i giovani, ascoltando e imparando. Credo abbiano davvero tanto da dirci”. “Le dinamiche relazionali in una società che ci vuole sempre performanti e soprattutto visibili non solo nella realtà ma anche virtualmente- spiega Diolaiuti- amplificano il senso di smarrimento anche quando una relazione finisce fra due giovani ragazzi. Il fatto di “scomparire” dalla mente dell'altro e cadere nell'invisibilità diventa una voragine. Finché non ci sarà una consapevolezza del fatto che nessuno è proprietà di nessuno ma una coppia è una individualità che si unisce ad un altra individualità le relazioni saranno dedite al controllo e disfunzionali”. Programma completo Alla giornata contro la violenza sulle donne interverranno Carlotta Sartorio, vice presidente di Me. Dea che riporterà la testimonianza del lavoro quotidiano che fanno con le vittime di violenza del centro. A seguire Ma...