Politica
La svolta
Dopo la caduta della Giunta
13 Dicembre 2025
ore
09:59
CASTELLETTO D'ORBA - Non ha retto alla prova dell’operatività “Uniti per Castelletto d’Orba”, la lista unica messa a punto dall’oramai ex sindaco Mario Pesce in vista della consultazione amministrativa del giugno 2024. La Giunta ha dato le dimissioni la settimana scorsa, venerdì la Prefettura di Alessandria ha completato la nomina del commissario. Si tratta del vice prefetto Eugenio Licata. Quest’ultimo si dovrà occupare di traghettare il paese verso il primo voto elettorale disponibile. Si è rilevata fragile la soluzione sempre più obbligata per dare ai piccoli paesi una guida amministrativa affidabile. Mario Pesce, al suo terzo mandato, doveva essere sostenuto da una Giunta e un consiglio formato dai rappresentanti di associazioni e gruppi presenti in paese. Il consiglio comunale era interamente formato da esponenti della lista unica. Qualcosa si è rotto con l’arrivo del nuovo segretario comunale che ha suggerito con forza un cambio nella gestione degli impianti sportivi di Castelvero. Prima l’impossibilità di accollarsi il pagamento delle utente, poi la gara per la gestione. Nell’ambito delle operazioni preliminari sono emerse le irregolarità evidenziate dai Vigili del Fuoco che hanno portato alla chiusura del centro ancora in essere. Un problema importante per la Polisportiva e le associazioni che attorno a Castelvero gravitano. Buccia di banana Castelletto d'Orba è il quarto paese dell'Ovadese per numero di abitanti. «Mi assumo la responsabilità - ha commentato lo stesso Pesce qualche giorno fa - Avrei dovuto coinvolgere tutto il consiglio comunale nella decisione». Ora il paese avrà sei mesi per capire in che direzione vorrà andare. Di fatto l'ultimo atto politico è stato l'approvazione del bilancio di previsione per il prossimo anno. E dire che il sindaco in questi anni ha affrontato questioni, almeno in teoria, molto più complesse. Due alluvioni tra 2014 e 2019 per la furia del rio Albara nel centro del paese. E poi un processo legato alle presunte irregolarità rilevate nello smaltimento dei fanghi alluvionali che dopo diversi anni si è concluso con l'assoluzione dello stesso primo cittadino e dei funzionari comunali coinvolti. Nessuno avrebbe immaginato che la buccia di banana si sarebbe manifestata in questo modo.