Acqui – Genova, merci fermo sulla linea: pesanti ritardi
Fermi i treni dei pendolari
OVADA – Non è iniziata bene la giornata per gli utenti dell’Acqui – Genova. E quanto accaduto non farà altro che riaccendere il fuoco della polemica con Rete Ferroviaria Italiana all’indomani del vertice andato in scena a Palazzo Delfino a Ovada con la presenza degli assessori ai Trasporti di Piemonte e Liguria. Un convoglio merci si è fermato tra Ovada e Rossiglione in un tratto a binario unico. Questo ha causato lo sconvolgimento della circolazione nella fascia riservata ai pendolari con pesanti ripercussioni e ritardi. Coinvolti i treni delle 5.15, 6.07 e 7.03 da Acqui Terme e i rispettivi collegamenti in arrivo da Genova nella stessa finestra oraria.
Molti i viaggiatori che hanno dovuto raggiungere il posto di lavoro con mezzi propri, secondo un copione già tristemente consolidato in questi anni. Proprio nella giornata di ieri i vertici di RFI avevano testimoniato di un impegno straordinario per cercare di non impattare con la circolazione delle merci nella fascia riservata ai pendolari. Un proposito che ad oggi sembra rimasto vano.
Rabbia e malcontento
L’Acqui – Genova a binario unico soffre in maniera particolare quando un treno si ferma sul tracciato. Per ovviare al problema è stato fatto arrivare un locomotore di soccorso con tempi che si sono dilatati. I ritardi registrati sono arrivati anche a trenta minuti. Molti i viaggiatori in attesa di capire qualcosa nelle stazioni non presidiate.
Lo scenario è parso molto simile a quello di tante altre situazioni già denunciate dal Comitato Trasporti Valli Stura e Orba.
Un articolo completo sul vertice sui trasporti di lunedì 30 settembre su “Il Piccolo” disponibile nell’edicola digitale.