Ponti su Orba e Stura, il consolidamento crea attesa qualche timore
Il cantiere prevederebbe la chiusura totale del passaggio
OVADA – L’intervento sui ponti Orba e Stura verso via Rocca e via Novi è atteso da molti anni. Ma le notizie circolate nelle ultime settimane a proposito delle modalità scelte dalla Provincia di Alessandria hanno allarmato non poco i residenti e chi nell’area alla periferia della città ha collocato il suo sito di lavoro.
Il problema principale è l’intervento previsto per il consolidamento del ponte sul fiume Orba che dal centro della città porta verso il popoloso rione del Borgo. Secondo quanto comunicato dai tecnici di Palazzo Ghilini, il cantiere prevederebbe la chiusura totale del passaggio. Una prospettiva che ha già allarmato diverse aziende collocate oltre il greto del torrente nella piana che raggiunge Rocca Grimalda.
La Provincia investirà 1 milioni 830mila euro. La necessità è evidente dal 2018. Quell’anno, dopo il crollo del Morandi, Palazzo Ghilini inserì i due viadotti tra quelli bisognosi di cure per il monitoraggio richiesto dal Ministero delle Infrastrutture. Quest’ultimo un paio di anni dopo dispose un contributo complessivo da 1 milione 400 mila euro. Ritardi dovuti alle incombenze nate con le emergenze che si sono succedute sul territorio dal 2019 in poi, tempi per la progettazione e burocrazia, hanno generato il continuo slittamento dell’avvio dell’operazione.
Viabilità precaria
Il rifacimento è inserito in un programma più ampio per la messa in sicurezza dei due principali ingressi in città: si tratta dei ponti su Orba e Stura da via Rocca e via Novi. Per il primo si dovrebbe poter lavorare mantenendo almeno un senso unico alternato. Per il secondo, ad oggi, non sarebbe possibile adottare questa soluzione. Qualche polemica si è già fatta sentire nel Borgo, il rione che si innesta con il ponte indicato.
E così la Provincia si è trovata nella condizione di andare a integrare la cifra già incamerata per portare a termine le operazione. Nelle scorse settimane è arrivato l’annuncio: la gara per l’assegnazione dell’incarico dovrebbe partire entro l’anno. Già nel 2023, nel periodo estivo, era arrivata la conferma di uno slittamento che avrebbe portato all’apertura del cantiere nell’anno che sta trascorrendo senza che nulla accada.
L’alternativa attuale al passaggio dal ponte sull’Orba è il giro che prevede il passaggio da Silvano attraverso il ponte che attraverso lo stesso torrente sul piccolo viadotto ristrutturato qualche anno fa. Il passaggio dovrebbe sopportare l’aggravio in termini di traffico di mezzi pesanti in arrivo da Predosa.
Lo stesso dovrebbero fare i residenti del Borgo: un giro dell’oca di una decina di chilometri con viabilità già precaria.