Ponti sull’Orba e Stura, l’atteso restyling è sparito dai radar
Un anno dal rinvio del 2023
OVADA – Rappresenta un impasse evidente la vicenda del restyling dei due ponti sull’Orba e sullo Stura verso via Rocca e via Novi. Nel mese di ottobre 2023 la Provincia di Alessandria annunciò lo slittamento del restyling atteso dei ponti sullo Stura e l’Orba. L’attesa andata in scena per tutta l’estate si era rivelata vana. Due direttive importanti della città, ingresso e uscita verso Novi e Alessandria. I tempi tecnici non c’erano più. «È plausibile – spiegò su queste pagine l’ingegner Paolo Platania, responsabile della viabilità per la Provincia di Alessandria – che si possa aprire il cantiere nella primavera del 2024». Solo che dell’intervento si è persa ogni traccia. Non c’è una tempistica. Il rischio concreto a questo punto è quello di un nuovo slittamento a questo punto a data da destinarsi.
Peso significativo
La partita sui ponti si è aperta oramai nel lontano 2018. I due viadotti furono inseriti dalla Provincia nell’elenco delle strutture da tenere sotto i riflettori inviato al Ministero delle Infrastrutture. Da un lato il ponte che porta verso il Borgo e l’imbocco della provinciale 185: il più vecchio e bisognoso di cure. Dall’altro il viadotto verso Novi che sopporta ogni giorno un peso significativo per il transito dei mezzi pesanti diretti verso le aree artigianali della Caraffa e di Capriata d’Orba. Secondo i tecnici i problemi sarebbero meno ingenti ma l’armatura in ferro dei piloni è ormai esposta in più punti e arrugginita. Molti i cittadini che hanno inviato segnalazioni in questo senso.
In generale, il doppio intervento pianificato dalla Provincia prevede il ripristino dei copriferro e dei giunti, le riasfaltature e nuove ringhiere sul ponte dell’Orba. La progettazione era stata affidata dallo studio specializzato torinese Alisea. Già nel 2022 proprio il Ministero delle Infrastrutture chiamato in causa aveva disposto un contributo da 1.4 milioni di euro per gestire l’intera partita. Solo che i lavori non sono mai partiti.
Nel frattempo a presentare segni di degrado avanzato è l’asfalto sul ponte che consente di attraversare l’Orba. Buche profonde: gli automobilisti procedono cercando di evitarle, ma il rischio di problemi in questo modo cresce. La superficie stradale presenta anche avvallamenti. Una situazione limite non degna di uno dei sette centri zona della Provincia. La passata amministrazione sul tema si è impegnata, cercando di ottenere quanto dovuto ma senza risultati concreti.
Nel 2010, infatti, la Provincia aveva già sistemato le nuove barriere sul viadotto sullo Stura: per quello a scavalco del torrente Orba, invece, le ringhiere nuove erano state posizionate accanto a quelle vecchie, oggi ridotte a un ammasso di ruggine. L’immagine, oltreché disarmante, solleva dubbi sulla sicurezza e non rappresenta certo il biglietto da visita più adeguato per una città che negli ultimi anni ha puntato più decisamente su una forte immagine turistica.
Ogni giorno dai due ponti transitano migliaia di veicoli. Le stime effettuate negli anni scorsi sono eloquenti in questo senso.