Acqui-Genova, la Liguria esclude la tratta dal potenziamento
Stupore e rabbia tra i pendolari dell'Alessandrino. E non solo
OVADA – Stupore e rabbia sono le sensazioni prevalenti tra gli utenti abituali dell‘Acqui – Genova. Ancora una volta la Regione Liguria sembra snobbare le esigenze di pendolari che ogni giorno si recano al lavoro da Acqui, Ovada e dalla Valle Stura. Il fatto che ha provocato indignazione è il mancato inserimento della tratta tra quelle della Liguria interessate dal potenziamento del servizio varato per le direttive Genova-Milano, Genova – La Spezia, Genova- Savona e Savona – Ventimiglia.
“Portiamo avanti da anni la nostra battaglia per una coppia di treni in più – spiega Fabio Ottonello, presidente del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba – Il nostro non è uno sfizio ma l’esigenza di coprire gli ampi buchi presenti ad oggi nell’orario. In passato ci è stato detto che mancavano le risorse. Ora si adducono ragioni tecniche. Vorremo capire come stanno le cose. Per questo abbiamo chiesto spiegazioni alla Regione”.
Battaglia campale
Sull’Acqui – Genova sono in servizio 13 coppie di treni giornaliere. La quattordicesima fu ottenuta per un breve periodo nel 2018, tra le misure compensativa per i problemi determinati dal crollo del ponte Morandi. “La Regione – spiega una nota firmata da Augusto Sartori, assessore ligure ai Trasporti – nelle interlocuzioni con Trenitalia ha chiesto il potenziamento anche per l’Acqui – Genova. Trenitalia ha spiegato che la risposta non può essere positiva a causa di ragioni tecniche esplicitate da RFI”. Una beffa che si aggiunge al danno per una linea ancora interessata dal piano di interventi varato con i fondi Pnrr.
“Speravamo – prosegue Ottonello – che al termine dei lavori sarebbe stato possibile valutare un ampliamento dell’offerta. Ma evidentemente non è così”. La polemica forte tra pendolari e RFI si è sviluppata lo scorso anno di fronte al rifiuto dell’azienda di ampliare i tratti a doppio binario. Tutto questo a fronte di una linea che nel 2023 ha visto calare drasticamente la qualità del servizio.