Acqui-Genova, nel 2023 uno storico primato al contrario
Otto mesi consecutivi con un servizio sotto il limite
Secondo l'indice di affidabilità della Regione
OVADA – Acqui – Genova, ora c’è la conferma anche nei numeri. Gli ultimi otto mesi del 2023 sono stati i peggiori dell’era recente. L’indice di affidabilità, introdotto come indicatore della qualità del servizio offerto sulla tratta, si attesa a quota 3. Il limite stabilito dalla Regione Liguria, oltre il quale i pendolari hanno diritto al bonus per l’abbonamento, è 2.3. Colpa dei problemi registrati nell’ultima parte del mese con i merci fermi sulla linea. Diversi collegamenti hanno subito ritardi pesanti in un contesto nel quale la norma è già poco soddisfacente. La situazione ha generato grandi proteste ad Acqui, Ovada e in Valle Stura. I sindaci sono intervenuti per chiedere a gran voce il rispetto dell’utilizzo principale della tratta: il trasporto dei passeggeri.
Di questo argomento si è parlato anche nel vertice più recente in cui i pendolari hanno conosciuto quali saranno le date dell’interruzione del servizio per i lavori in programma in estate tra manutenzione e potenziamento.
Situazione limite
La Acqui – Genova da giugno è sempre stata sotto al limite minimo consentito. Eloquente il dettaglio dei dati raccolti, a giugno 2.5, a luglio 2.6, ad agosto (con i bus) 2.6, in un settembre terribile 4.8, a ottobre 2.4, a novembre 3.1, a dicembre 3.0. “Noi pendolari – ha commentato in più di un’occasione Alessandra Rapetti, membro del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba – baratteremmo volentieri i bonus da poche decine di euro con un servizio affidabile”. Il confronto più impietoso è quello con la Busalla – Arquata Scrivia: solo nel mese di novembre i ritardi sono stati oltre il limite (2.7). L’altro mese peggiore è stato settembre a quota 1.5.
“I problemi – chiarisce Fabio Ottonello, presidente dell’associazione dei pendolari – sono riconducibili al binario unico. Quando c’è un guasto la procedura per rimediare è molto più complessa. Ne fanno le spese i viaggiatori”. Torna alla mente la polemica sviluppatasi tra 2022 e 2023 con la richiesta dei pendolari di aumentare i tratti a doppio binario. L’istanza è sempre stata respinta con forza da Rete Ferroviaria Italiana che in estate porterà avanti il piano di manutenzione straordinario finanziato dalla risorse Pnrr.