Acqui – Genova, viaggi interminabili con i bus
Il responso dopo i primi giorni di chiusura
Pendolari sul piede di guerra
OVADA – L’allarme era scattato dopo le prime simulazioni effettuate dai viaggiatori sul sito di Trenitalia. La realtà è persino peggiore. Serve mezz’ora in più del solito a raggiungere Genova da Acqui, attraverso Ovada. Se ne sono resi conti i pendolari che nei primi giorni hanno usufruito del servizio di bus sostitutivo previsto nel periodo di chiusura dell’Acqui – Genova fino al 10 settembre. La conferma è che per chi dovrà recarsi al lavoro sarà davvero dura.
Tempo e denaro
Da un’ora e 26 minuti da Acqui a un’ora e 55 minuti. Da Ovada il tempo richiesto di 21 minuti in più. Colpa, se così si può dire, della necessità di chiudere totalmente la linea per il rinnovo di binari e massicciata da effettuare tra Borzoli e Mele. Un’operazione senza precedenti, finanziata dal Pnrr, per tempo annunciata da RFI che il prossimo anno sarà ripetuta tra Campo Ligure e Ovada. Era prevedibile che il servizio sostitutivo avrebbe segnato il passo. “Anni fa – punta il dito il Comitato Trasporti Valli Stura e Orba – i collegamenti tra basso Piemonte e Genova erano diretti. Ora non è previsto e questo è il risultato”. Da Rossiglione si torna addirittura indietro per allacciarsi alla fermata ovadese del bus. Per non dire di Mele, totalmente esclusa dalle fermate.
Richieste pressanti
La richiesta di ripristinare i collegamenti diretti è diffusa. Se n’è fatto portavoce anche il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, per molti anni pendolare in prima persona e quindi ben consapevole dei problemi. Sarà la Regione a dover dare la risposta tanto attesa.
Nel frattempo la riapertura di Galleria Facchini rappresenta una parziale boccata d’ossigeno. I treni merci deviati nei mesi scorsi, con tanti disagi, torneranno a transitare su direttive diverse dall’Acqui – Genova.