Acqui-Genova: «Stop ai rallentamenti. Ma i lavori dureranno tutto l’anno»
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Luca Piana  
19 Gennaio 2022
ore
10:59 Logo Newsguard
Ovada

Acqui-Genova: «Stop ai rallentamenti. Ma i lavori dureranno tutto l’anno»

I pendolari fanno il punto dopo il vertice con Trenitalia e Regione Liguria

OVADA – Il bicchiere mezzo pieno è rappresentato soprattutto dall’ormai prossima riduzione dei rallentamenti causati dal maltempo dei mesi scorsi. Per il resto, durante il tavolo tecnico di ieri pomeriggio con i rappresentanti della Regione Liguria, di Trenitalia, di RFI e di Assoutenti, i pendolari del Comitato Difesa Trasporti Valli Stura e Orba sono riusciti ad ottenere qualche rassicurazione («i treni riservati ai passeggeri devono avere la priorità sui merci» ha ribadito l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino) e alcune conferme a medio e lungo termine.

Di sicuro, entro pochi mesi, sull’Acqui-Genova dovrebbero “sparire” i ritardi dettati dai rallentamenti volontari (per motivi di sicurezza) dei macchinisti in alcuni tratti. «Le problematiche dovute agli eventi alluvionali che negli ultimi periodi hanno interessato la linea – spiegano dal Comitato -, dovrebbero essere in via di risoluzione entro il primo semestre di quest’anno. Per contro, ci hanno informato che sono previste interruzioni della linea (con parziale introduzione di bus sostitutivi) praticamente per tutto l’anno, sia per lavori al nodo di Genova (Sampierdarena e Brignole) oltre che in zona Mele e Granara per rinnovo della linea. Per ora questa attività è ancora in fase di definizione ed implicherà la chiusura della linea probabilmente solo in notturna».  

Come verranno impiegati i fondi PNRR?

Non è esclusa nemmeno una (minima) rimodulazione dell’offerta di viaggio, con il primo treno della mattina (il numero 12113, in partenza alle 5.20 da Acqui Terme verso Genova) che potrebbe essere anticipato di cinque minuti. «Tale provvedimento – proseguono i pendolari – porterebbe a un miglioramento della circolazione dei treni 12115, 12117 e 12119 oltre che il 12114 da Genova verso Acqui, riducendone i ritardi cronici dovuti agli incroci e all’innesto nel nodo di Genova. 

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Non poteva mancare nemmeno una riflessione sugli 87 milioni di euro in arrivo (nell’ambito del PNRR) per il miglioramento della tratta di proprietà della Regione Liguria. «Una parte di essi verrà utilizzata per la risoluzione della frana di Mele, per il rifacimento di alcune stazioni e loro accessibilità e per l’eliminazione di alcuni passaggi a livello – concludono da un Comitato che si è fatto nuovamente promotore di un (possibile) incontro congiunto anche con Marco Gabusi, assessore ai Trasporti della Regione Piemonte -. Abbiamo chiesto che venga tenuto in debita considerazione il fatto di inserire i binari di precedenza ove possibile, perché questo comporterebbe una notevole miglioria per la nostra linea. Ovviamente, dalla data di inizio dei lavori fino al 2026, dovremo subire alcune interruzioni della linea, ma finalmente sarà per lavori che porteranno un miglioramento dei nostri collegamenti, si spera anche in termini di percorrenza oltre che di fruibilità della linea stessa».

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