Una giornata al fiume, poi la tragedia
I Carabinieri raggiungono il luogo della tragedia
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Edoardo Schettino  
1 Settembre 2019
ore
06:37 Logo Newsguard
Molare

Una giornata al fiume, poi la tragedia

Carabinieri al lavoro per chiarire la dinamica dell'incidente che è costato la vita al giovane Mohamed Bammou

MOLARE – Il decesso è stato constatato alle 16.45. Una tragedia che si è materializzata in pochi minuti quella che si è portata via la vita di Mohamed Bammou, 24 anni. Il giovane aveva scelto la spiaggia del “secondo lago” sull’Orba di Molare per una giornata al fiume con la famiglia. Erano arrivati in auto, da Oviglio, nella tarda mattinata e si erano sistemati in un tratto del torrente con l’acqua un po’ più profonda. A raccontare i dettagli è stato il cugino Omar che ha inutilmente lottato per scongiurare quanto stava accadendo e che ha ricostruito gli eventi per i carabinieri. “Una delle sorelle è caduta in acqua, Mohamed voleva aiutarla ma si è ritrovato in acqua a sua volta. Mi sono tuffato ma non c’è stato nulla da fare”. I protagonisti non sapevano nuotare. Qualche bagnante, accortosi del trambusto ha provato a intervenire senza poter fare nulla. Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Rivalta, poi avvicendati da quelli di Ovada, i Vigili del Fuoco e il soccorso del 118. Il gruppetto era formato da il fratello e le due sorelle di Mohamed, due nipotini, il cognato. Bammou era arrivato in Italia dal Marocco nel 2006. Si era stabilito a Oviglio dove lavorava come camionista. 

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