Biglietteria: pendolari pronti al presidio in stazione
Mentre la raccolta firme contro la chiusura ha superato quota duemila aderenti, i pendolari sono pronti per un sit in di protesta in stazione
Mentre la raccolta firme contro la chiusura ha superato quota duemila aderenti, i pendolari sono pronti per un sit in di protesta in stazione
OVADA – L’annunciato abbassamento delle serrande nel locale della stazione di Ovada che ospita la biglietteria non ha colto di sorpresa i rappresentanti del comitato Difesa trasporti Valli Stura e Orba, già pronti per una nuova mobilitazione. Come da previsioni, dunque, anche l’ultimo presidio rimasto – tra le fermate di Acqui e Sampierdarena – sulla Acqui-Genova sarà sostituito da due distributori self service, internet, rivendite Sisal/Lottomatica, tabaccherie, a fronte del recente esborso di 4 milioni di euro per ristrutturare la stazione. E mentre la raccolta firme contro la chiusura ha superato quota duemila aderenti, i pendolari sono pronti per un sit in di protesta in stazione.
Salvo modifiche in corso d’opera la data indicata dovrebbe essere quella di mercoledì 19 giugno alle ore 18.00. «Della questione ne abbiamo già parlato con il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – spiega Alessandra Rapetti, in rappresentanza del Comitato, rivolgendo l’invito ai primi cittadini della zona e ai pendolari -. Nel frattempo la raccolta firme non si fermerà». L’obiettivo è di arrivare all’appuntamento con qualche proposta percorribile da sottoporre a FS. «Ci batteremo per mantenere un servizio che per la città e il territorio è fondamentale – dice il sindaco Paolo Lantero -. Il sit-in sarà il modo con cui ribadiremo la nostra posizione alle Ferrovie, da cui (nei mesi scorsi, ndr) ho ricevuto risposte evasive sul destino della biglietteria».