Maturità: i ”centini” del Barletti si raccontano
Sono otto gli studenti che hanno ottenuto il massimo dei voti alla conclusione del quinquennio e delle prove previste dal nuovo regolamento approvato dal Ministero
OVADA – Un primato agli studenti dell’Istituto Barletti usciti con il massimo dei voti dalla maturità 2019 nessuno lo potrà togliere. Hanno affrontato il nuovo orale disposto in corsa dal Ministero dell’Istruzione, quello che prevedeva le tre buste e la possibilità di scegliere. La novità ha creato più di un’inquietudine ma alla fine ce l’hanno fatta. Sono otto gli studenti che hanno ottenuto cento alla conclusione delle prove: si tratta di Irene Cadenelli, Janet Geraci, Giacomo Ratto (Liceo Scientifico), Ilaria Sacchi, Filippo Cavanna (Scienze Applicate), Chiara Delorenzi, Alice Luperto (Ragioneria), Stefania De Vizio (serale di Amministrazione finanza e marketing). Per loro il prossimo appuntamento è previsto a metà della prossima settimana quando, nella giornata di mercoledì (17 luglio), si svolgerà la “Festa dei cento”, l’iniziativa organizzata dal bisettimanale “Il Piccolo” a Villa Guerci, nell’elegante palazzina in via Faà di Bruno, ad Alessandria: l’evento inizierà alle 17.30 Ulteriore merito: una votazione alta in un panorama generale che ha mostrato la tendenza opposta. Tra loro tante storie diverse.
Infermiera e studentessa Stefania De Vizio ha frequentato le lezioni alla sera, trovando il tempo nonostante il suo lavoro. E’ infatti infermiera professionale nel reparto di Cardiologia dell’ospedale di Novi Ligure. «Ho il sogno – racconta – di un master specialistico. Serve il diploma. Appena le condizioni famigliari l’hanno permesso mi sono iscritta. E’ anche mamma, Stefania: Vittoria ha frequentato il primo anno di Scienze Applicate, Filippo il terzo. «Studiare e lavorare – prosegue – non è stato facile. Devo ringraziare i miei colleghi che mi hanno dato la possibilità di organizzarmi, scambiando i turni. Nei fine settimana spesso ero in reparto». Della prova ha un’idea molto chiara. «La preparazione serve – chiarisce – ma anche sapersi destreggiare. Soprattutto all’orale».
Aspirante medico Non si nasconde Irene Cadenelli che ha appena terminato il suo percorso al Liceo Scientifico. «Nella seconda prova – spiega – ho un po’ improvvisato: l’ho trovata non particolarmente in linea. Non mi è dispiaciuto invece l’orale, specie l’idea dei collegamenti tra le materie». Irene ha le idee chiare anche per il futuro. «Mi voglio iscrivere a Medicina, penso a Genova». Oltre la scuola la vera passione è la musica con lezioni di canto, sempre a Genova, è l’impegno nel gruppo “Cromosuoni”, ensemble vocale che vede la presenza di molti ovadesi.
Avvocato e consulente Non si accontenta Filippo Cavanna che ha concluso il percorso di Scienza Applicate. «Mi iscriverò a Giurisprudenza – racconta – Mi interessa il diritto tributario. In futuro cercherò di prendere anche una seconda laurea in Economia Aziendale». Il piglio imprenditoriale è stato ereditato dalla famiglia. «Ho vissuto l’orale – prosegue – come un’incognita. Ma devo dire mi sono destreggiato raccontando del progetto del mio sito filippocavanna.com». Su internet sono riassunte anche le passioni: lo sci, il golf e la fotografia.
Un futuro da ingegnere Viene da Scienze Applicate anche Ilaria Sacchi. «L’esame – spiega – non è stato facile. Ma per come erano andati gli ultimi tre anni di studio mi aspettavo cento». Ha le idee chiare anche per il prossimo futuro. «Ho intenzione di iscrivermi a Ingegneria Gestionale».
Ancora indecisa Alla domanda sulla scelta per l’università prova a sviare. «Devo ancora decidere». Janet Geraci, Liceo Scientifico, per adesso parla di un esame che qualche inquietudine l’ha creata. «Non mi aspettavo di uscire con il massimo dei voti – aggiunge – Il cambiamento di tipologia mi ha preoccupato. Il futuro? Non saprei: mi piacciono tante cose». Tra le passioni al di fuori della scuola il ballo, il pianoforte e la palestra.
Mediazione linguistica La grinta è quella che mette anche nella principale passione: la boxe. «Tutto sommato l’esame è stato abbastanza facile», racconta Chiara Delorenzi che ha completato il percorso di Ragioneria. «Il vero scoglio è stato la terza prova. Ora che ho concluso penso che mi dedicherò alla mediazione linguistica».
Un futuro informatico «Quando è cambiata la tipologia dell’esame siamo rimasti un po’ spiazzati. In realtà non la definirei né facile, né difficile». Terminato il Liceo Scientifico per Giacomo Ratto la strada è segnata nel campo dell’Ingegneria informatica. Lettura e musica le grandi passioni. E poi lo sport con l’impegno nel basket fino a qualche tempo fa.
Ha ottenuto cento anche Alice Luperto che non siamo riusciti a contattare perché partita immediatamente per le meritate vacanze.