Giornata del ricordo: testimonianze in aula per gli alunni della Damilano
Un modo diverso, oltre alla classica lezione frontale, per parlare della tragedia delle Foibe e celebrare la Giornata del ricordo del 10 febbraio
Un modo diverso, oltre alla classica lezione frontale, per parlare della tragedia delle Foibe e celebrare la Giornata del ricordo del 10 febbraio

Migliaia di persone, considerate avverse al partito, vennero incarcerate per anni in campi di lavoro situati in aziende agricole sorte nei pressi di paludi o di posti insalubri. Perfino gli stranieri, tra cui molti italiani, furono trattenuti forzatamente nel paese. Il regime andò avanti fino al 1990 cinque anni dopo la morte di Hoxha. Alexander Geziqi ha spiegato di aver perso le tracce di un sacerdote che, per qualche tempo, era stato il parroco del suo paesino. Ritrovatolo dopo molti anni, non lo riconobbe: la prigionia comunista l’aveva ridotto l’ombra di se stesso. Geziqi ci ha raccontato che, a scuola, durante le lezioni, piombava spesso la polizia a sorpresa. Prendeva ad interrogare uno ad uno i bambini chiedendo se a casa i genitori o i nonni li facevano pregare. Alcuni suoi compagni, purtroppo, rispondevano in maniera affermativa e questo provocava l’arresto immediato dei famigliari in questione. Alexander ha risposto a ciascuno con precisione con un evidente trasporto emotivo dovuto al ricordo di quei fatti. Prima di congedarsi, il genitore ha raccomandato ai bambini di tenere a mente il suo racconto perché altri innocenti non debbano rivivere l’agghiacciante esperienza di cui è stato vittima con la sua famiglia.