Scienza e relativismo post-moderno
Quando lobbiettivo è lessere umano, con tutta la sua complessità e con le sue credenze spirituali o esoteriche, non ci sono prove sperimentali che possano sostenere le affermazioni dei ciarlatani, anzi, nella stragrande maggioranza dei casi, è possibile smentire queste affermazioni...
Quando l?obbiettivo è l?essere umano, con tutta la sua complessità e con le sue credenze spirituali o esoteriche, non ci sono prove sperimentali che possano sostenere le affermazioni dei ciarlatani, anzi, nella stragrande maggioranza dei casi, è possibile smentire queste affermazioni...
OPINIONI – Sabato 17 novembre si è svolto a Milano, presso il Politecnico, il 35esimo “Convegno Internazionale Innovazione e Ricerca – Alleanze a sostegno dell’Agroecologia”, promosso dall’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica. Il patrocinio di un simile evento da parte del Politecnico di Milano ha suscitato le critiche della senatrice Elena Cattaneo e una lettera aperta del Gruppo 2003, che hanno chiesto al rettore dell’ateneo milanese di ritirare il proprio sostegno alla manifestazione. Lo stesso appello è arrivato da un gruppo di 31 importanti direttori di dipartimento, docenti e ricercatori dell’Università degli studi di Milano, del Cnr e del Crea, che ha invitato il rettore del Politecnico a non legittimarne l’inesistente scientificità dell’agricoltura biodinamica.
Scriveva la senatrice Cattaneo: “Non posso fare a meno di chiedermi le ragioni per cui un’istituzione scientifica seria e rigorosa come il Politecnico ha scelto di avallare col proprio nome e la propria sede, tra la costernazione di larga parte della comunità degli studiosi, una pratica che sconfina nell’esoterismo e nella stregoneria.”
E aggiungeva più avanti: “L’Italia è il luogo dove, con Galileo, è nato il metodo scientifico, ma è anche, purtroppo, il Paese in cui un ospedale, che dovrebbe somministrare cure di provata efficacia, ha accettato di ‘somministrare’ la poltiglia Stamina nonostante fosse evidente che di scientifico e di efficace non avesse proprio nulla; in cui il Senato della Repubblica stava per consentire (lo si è scongiurato) la proiezione al suo interno di un documentario che esponeva le teorie, scientificamente sconfessate e fattualmente false, di Andrew Wakefield, ospite d’onore dell’iniziativa, su vaccini e autismo”.
Anche Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei, nel discorso di inaugurazione dell’anno accademico diceva: “ci sono forti tendenze antiscientifiche nella società attuale, il prestigio della Scienza e la fiducia in essa stanno diminuendo velocemente, le pratiche astrologiche, omeopatiche e antiscientifiche (vedi per esempio NoVax o il negazionismo della Xylella come origine della malattia degli ulivi pugliesi) si diffondono largamente insieme a un vorace consumismo tecnologico. Addirittura una prestigiosa università italiana è arrivata ad ospitare un corso sulla agricoltura biodinamica.”
Già, ma il problema non è certo soltanto italiano.
Mentre Davide Vannoni, fondatore di Stamina, e Antonio Di Bella sono nati, sì, nel Bel Paese, Rudolf Steiner, l’esoterico inventore dell’agricoltura biodinamica, era austriaco e Andrew Wakefield è britannico. Per non parlare poi di chi si è inventato le scie chimiche o è tornato ad ad affermare che la terra è piatta.
Peraltro un settore che ha mantenuto nel corso del tempo una florida popolarità e non dà segni di cedimento è quello degli oroscopi, dei cartomanti, dei maghi e dei venditori di filtri per ottenere ricchezza, salute e amore, alla Vanna Marchi. Ma, almeno finora, questi non hanno avuto l’avallo di istituzioni scientifiche, ma soltanto dei mezzi di comunicazione di massa.
Per capire qualcosa di questi fenomeni è bene non fare di tutta l’erba un fascio, ma cercare di vedere quali sono i meccanismi psicologici e culturali che li alimentano e quali strumenti scientifici li possano controllare.
Un criterio utile di valutazione può essere quello della complessità dei fenomeni che si desidera influenzare.
Semplificando molto si possono individuare diversi livelli. Quando l’obbiettivo è l’essere umano, con tutta la sua complessità e con le sue credenze spirituali o esoteriche, non ci sono prove sperimentali che possano sostenere le affermazioni dei ciarlatani, anzi, nella stragrande maggioranza dei casi, è possibile smentire queste affermazioni, ma basta un caso positivo, dovuto magari a cause diverse, per creare fiducia nel singolo fortunato individuo e fare notizia mentre tutti gli altri risultati negativi passano sotto silenzio. Questo fatto e la credulità di una certa fascia di persone permettono a cartomanti e maghi di prosperare tranquilli.
Restringendo un po’ il campo si trovano i trattamenti che puntano solo agli aspetti fisici dell’essere umano, cioè la sua salute. Qui le verifiche sperimentali sono molto più stringenti, soggette a protocolli universalmente codificati, a verifiche su campioni statisticamente significativi. Ma anche in questo caso, la complessità del corpo umano, le differenze individuali e la molteplicità di altri fattori che possono intervenire (basta pensare all’effetto placebo), obbliga necessariamente a valutare i risultati soltanto in modo statistico. In questo caso se il farmaco funziona nella maggioranza dei casi, esisteranno sempre casi più o meno isolati in cui, invece, non si ottengono risultati e, per converso, se questo non funziona nella maggioranza dei casi ci potrà essere qualche raro caso in cui, invece, magari per combinazione di fattori ignoti, dei risultati si vedono. E bastano questi singoli casi a convincere persone disperate, ormai disposte a tutto, a provare anche questi metodi. I casi Di Bella e Stamina ne sono un esempio.
Se si scende ulteriormente nel livello di complessità i processi dovrebbero essere più facilmente definibili e sperimentalmente verificabili. Di norma lo sono, ma se pensiamo a come è stato affrontato da noi il tema degli ogm, col principio di precauzione, qualche dubbio forse viene. Non mi sembra che lo stesso metodo sia stato usato verso l’agricoltura biodinamica. La senatrice Cattaneo, che non è l’ultima arrivata, scrive nella sua lettera:
“Ricordo, per brevità, che uno dei principali preparati usati in questo tipo di agricoltura è il preparato 500, anche noto come “cornoletame”, la cui efficacia Rudolf Steiner, fondatore della biodinamica, spiegava così: ‘La vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative eterico-astrali, che, premendo verso l’interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell’organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli, si sviluppa molto lavoro all’interno dell’organo digestivo stesso’. Non posso fare a meno di chiedermi le ragioni per cui un’istituzione scientifica seria e rigorosa come il Politecnico ha scelto di avallare col proprio nome e la propria sede, tra la costernazione di larga parte della comunità degli studiosi, una pratica che sconfina nell’esoterismo e nella stregoneria”.
Beh, qui mancano completamente, mi pare, le basi scientifiche, eppure i seguaci ci sono e fanno anche i congressi al Politecnico…
Ma possiamo scendere ancora nel livello di complessità dei fenomeni, a quello puramente fisico o chimico: qui troviamo le scie chimiche che secondo qualcuno sarebbero prodotte da aerei modificati per spargere nell’atmosfera alluminio e batteri per inquinare e distruggere l’ambiente e troviamo anche, al massimo della “follia”, quelli che sostengono che la terra è piatta e che tutte le immagini che ci arrivano dalla stazione spaziale internazionale o dai satelliti sono tutte truccate e modificate dalla Nasa con Photoshop. Sulla terra piatta ci hanno fatto pure un congresso in Inghilterra con un migliaio di partecipanti. Ci troviamo in questi casi davanti all’ideologia del complotto dei misteriosi “poteri forti”, ma portata a livelli tali che distruggono il buon senso e la capacità di valutazione razionale delle cose.
Ora che gente dei nostri giorni, che usa computer e internet e che va in aereo al congresso, possa ritenere che la terra sia piatta qualche preoccupazione, e non piccola, deve farla sorgere.
Ma da dove nascono queste follie?
In un recente articolo intitolato “Can Science Survive Long in a Post Modern World?” Denyse O’Leary scrive: “Per coloro che credono in essa, la ragione ha sempre fornito un mezzo di controllo sulla superstizione. Ma i post-modernisti, che disprezzano la ragione come una forma di oppressione e l’evidenza come non necessaria per la scienza, non possono più rifiutare cose come l’astrologia o la stregoneria. Se la verità di ciascuno è tanto vera quanto quella di chiunque altro, allora gli scienziati devono fare propaganda per le loro verità come fossero un gruppo di interesse in un mercato frenetico”.
E infatti il 25 settembre in molte città americane, per il secondo anno, si è svolta la Marcia per la Scienza. Il gruppo organizzatore di New York dichiara come propria “mission”: “La Marcia per la Scienza 2018 di New York City riconosce l’importanza che una democrazia informata ha per conservare una società libera, sana, felice e accessibile. Per questo veniamo insieme come comunità di scienziati non-partigiani ed amici a mostrare l’importanza di promuovere e proteggere i diritti dei cittadini, l’accesso del pubblico all’informazione scientifica, l’ambiente in cui viviamo e la ricerca scientifica. Noi speriamo di usare la nostra piattaforma per suscitare un maggiore coinvolgimento della comunità nel promuovere la scienza per il bene comune attraverso un’azione continuativa”.
La giornalista prosegue: “Sentiamo dire che l’oggettività è una discriminazione culturale (o sessista). La fisica Newtoniana favorisce lo sfruttamento, la matematica è uno strumento disumanizzante (se non un privilegio dei bianchi), e l’algebra crea dei pesi per i gruppi svantaggiati. E gli individualisti nella scienza sono un problema perché tendono ad essere ricchi, bianchi e maschi. Questi temi post-moderni sono sostenuti dalle facoltà del sistema educativo americano. Sarà un caso che gli Stati Uniti spendono molto di più per l’istruzione pubblica, ma ottengono molto meno di diverse nazioni sviluppate?… Molti sperano che questi attacchi alle discipline fondamentali della scienza siano un problema passeggero. Sfortunatamente quando i professori di biologia Bret Weinstein e Heather Heying sono stati contestati e attaccati all’Evergreen State College il messaggio era chiaro: gli attacchi ai valori fondanti della scienza (come semplicemente insegnare scienza) sono il risultato inevitabile, non casuale, del post-modernismo.”
Mi sembra un’analisi penetrante e lungimirante nel suo illuminato allarme.
Pensando alla situazione italiana, all’ignorante improvvisazione dei nostri governanti, allo stato della scuola e della società piena di diritti e di nessun dovere, dove ha ragione chi strilla più forte mi son sentito misteriosamente come se avessi già vissuto, in un’altra vita, queste situazioni.
Poi, all’improvviso, un’illuminazione: noi è da cinquant’anni, dal ’68 che siamo così!