Economia
La questione
In caso di tempi di percorrenza allungati
11 Novembre 2025
ore
07:00
OVADA - Si torna a parlare di rimborso dei pedaggi per chi si trova bloccato sulle autostrade di collegamento tra la parte meridionale del Piemonte e la Liguria. La proposta più recente arriva dall'Autorità di regolazione dei trasporti in un momento in cui il peso maggiore dei disagi sembra essersi spostato dall'A26 tra Ovada e l'innesto in A10 alle due arterie che dal capoluogo genovese portano alle opposte riviere. Sette i criteri individuati per far scattare i rimborsi: il restringimento della tratta, la lunghezza, la durata del cantiere, l’impatto sui tempi di percorrenza della strada, quante corsie sono state chiuse, quante risultano occupate dai lavori e altri eventuali cambiamenti alla circolazione. Tutti requisiti che ben si collegano a quanto sta succedendo alle principali direttive che attraversano la Provincia di Alessandria. I rimborsi potranno scattare per cantieri non urgenti e non programmati Tra 30 e 50 chilometri la restituzione partirà dopo 10 minuti di ritardo. Si sale a 15 se il tratto interessato supera quella distanza. La proposta dovrebbe concretizzarsi a partire dal prossimo anno Casi più gravi In caso di lunghe code scatterà un rimborso completo se il blocco supera sulle autostrade le quattro ore . Altrimenti sarà del 75% se il traffico dura tra i 180 e i 239 minuti e del 50% per i blocchi tra 120 e 179 minuti . Ancora da definire le modalità con le quali si potrà accedere ai rimborsi. Chi utilizza un conto corrente dovrebbe ricevere la cifra (dopo la registrazione all'app). Da definire gli altri casi. Basso Piemonte e Liguria da anni scontano gli effetti generati dai cantieri avviati per la manutenzione straordinaria di viadotti e gallerie dopo il clamoroso caso della chiusura imposta nell'autunno 2019 dalla Procura di Genova nell'ambito di un filone secondario dell'inchiesta nata dal crollo del Ponte Morandi. Da quel momento la vita di aziende e singoli cittadini dell'area meridionale della regione è cambiata con una lontananza sempre più marcata da Genova, da sempre sbocco principale per esigenze di lavoro e studio.