Coronavirus
L'analisi del professor Carluccio Bianchi
27 Novembre 2020 ore 07:07
di Paolo Livraghi
ALESSANDRIA - Il miglioramento c’è e si vede, ma i numeri assoluti sono ancora decisamente troppo alti. «Alessandria - spiega il professor Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo - è scesa da 2650 a 1398 casi settimanali, per cui la riduzione è evidente. Attenzione, però, perché nel segmento analizzato in precedenza c’erano addirittura tre picchi da 500 contagi al giorno, che rappresentano il record storico. Oggi siamo effettivamente scesi, ma la media giornaliera di nuovi casi è di 200 unità, che restano comunque tantissime».
Il caso di Cuneo
In Piemonte, negli ultimi sette giorni, sono stati registrati 18127 contagi, 9296 in meno rispetto ai 28123 del periodo precedente. «Tutte le province evidenziano il segno ‘meno’ - conferma Bianchi - anche se è da valutare con attenzione il caso di Cuneo, che pare in controtendenza. E anche per quanto riguarda noi, serve cautela. Torino, invece, sta andando molto bene oramai da un paio di settimane».
Pressione ospedaliera
Le buone notizie arrivano dalla pressione ospedaliera: il professore sottolinea che «le terapie intensive sono aumentate di 13 unità in sette giorni, ma si può parlare di stabilizzazione, mentre i ricoveri ordinari erano 51147 e ora sono 4992, 155 in meno. Purtroppo, ed è un aspetto molto preoccupante, aumenta il tasso relativo alle Rsa, dal 9 all’11%, mentre la scuola resta sostanzialmente sugli stessi valori. Da valutare nei prossimi giorni le informazioni relative alla percentuale di positività sulle teste: era in calo, ora sembra risalita. Forse si è ripreso a tracciare, e sarebbe un’altra buona notizia».
10 decessi al giorno
Tornando ad Alessandria, fa impressione il dato sui decessi. «Settimana scorsa erano stati 70 - conclude Bianchi - oggi sono 68. Significa di fatto 10 al giorno, decisamente troppi. Quale quadro si può delineare alla conclusione di queste valutazioni? Che il picco dovrebbe essere stato raggiunto e superato, che si assiste a una lenta flessione, ma che in questo contesto è impensabile allentare le misure restrittive. Siamo ancora in una fase delicata, mi rendo conto che ci siano interessi anche e soprattutto legati al Natale, ma oggi è troppo presto per alleggerire le restrizioni. I rischi sarebbero davvero enormi».
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