Ovada, prende forma la nuova “stazione di posta” del Consorzio
Lavori da terminare entro giugno
OVADA – Sta prendendo forma in piazza Castello il nuovo edificio ideato per il recupero dell’ex fermata del tram. Da qualche settimana fa capolino, tra i ponteggi, la caratteristica volta collocata sulla sommità della parte centrale che ha rappresentato per tanti anni un simbolo del XX Secolo in città. L’intervento, come noto, è quello avviato dal Consorzio Servizi Sociali per la creazione di una “Stazione di posta”, area deputata allo sviluppo di politiche di sostegno e assistenza. Un’attenzione particolare sarà rivolta alla fascia della popolazione in difficoltà con l’abitazione attraverso brevi periodo di residenza all’interno dell’edificio. L’intervento, avviato la scorsa estate dopo l’affidamento all’impresa Arienti, dovrebbe concludersi entro la prossima primavera.
Il cronoprogramma è dettato anche dalla necessità di rispettare i tempi dettati per lo sfruttamento del contributo da 1 milione 89 mila euro messo a disposizione dal Pnrr. In una fase successiva la spesa è stata rivista al rialzo con un ulteriore stanziamento di poco superiore a 200 mila euro messi a disposizione dal Consorzio stesso, attingendo alle sue finanze. Il punto della situazione è stato fatto poco prima della pausa natalizia. “Risulta – ha commento Gianni Zillante, direttore del Consorzio Servizi Sociali dell’Ovadese – che siamo in linea con quanto era stato programmato. I lavori strutturali, salvo complicazione, finiranno realisticamente in primavera”.
Situazione in divenire
L’intervento in piazza Castello è stato avviato dopo la stipula di un’apposita convenzione con il Comune di Ovada proprietario dell’edificio. Un simbolo della città si era trasformato in una sorta di mostro all’ingresso della città, raccogliendo il testimone in questa sgradita veste dal palazzone ex Lai di via Voltri abbattuto molti anni fa.
Il progetto esecutivo è stato approvato un anno fa. A firmarlo l’architetto ovadese Alessandro Biorci. Il progetto complessivo fu presentato lo scorso 7 ottobre nel corso della serata organizzata alla Loggia di San Sebastiano. Il rudere di piazza Castello ha vissuto un iter che si è sviluppato dal 2016 per l’alienazione che non è andato a buon fine. Al fallimento dell’ennesimo tentativo legato a una trattativa privata per la cessione è stato determinato il nuovo indirizzo.
“Terminata la fase di recupero strutturale – chiarisce Zillante – ci occuperemo di completare gli arredi e gli accordi gestionali con i partner della coprogettazione. Ipotizziamo una cerimonia di inaugurazione entro giugno 2026, magari per la festa di San Giovanni”.