Ente Parco, Repetto sarà vice presidente: il futuro è da scrivere
Società
Edoardo Schettino  
23 Dicembre 2025
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Lo scenario

Ente Parco, Repetto sarà vice presidente: il futuro è da scrivere

Dopo la nomina del presidente Paolo Caviglia

CASALEGGIO – Sarà Gianni Repetto il vice presidente dell’Ente Aree Protette dell’Appennino Piemontese chiamato a vigilare sui territori dell’Ovadese bisognosi di tutela ambientale. L’ex presidente del parco Capanne di Marcarolo era stato in un primo momento designato dai comuni per la successione all’oramai ex presidente Danilo Repetto. Ma la Regione, forte del mancato raggiungimento dell’unanimità, aveva virato su Paolo Caviglia, avvocato e già alla guida di diverse realtà del territorio. La prima seduta del nuovo ente è andata in scena qualche giorno fa. L’intento unanime è quello di superare l’anno di impasse vissuto a causa del prolungato commissariamento dei vertici. Rimane da capire con quali indirizzi.

Repetto per lungo tempo è stato il candidato favorito di una parte dei comuni chiamati a dare la loro indicazione nel processo di nomina.

Agenda obbligata

Chi si aspettava una parola sul tema del parco da parte del neo presidente è rimasto deluso. «Nel mio curriculum – ha spiegato Caviglia – ci sono le esperienze a Vignole, nella Comunità montana in Val Borbera e molto altro ma nulla sui parchi. Voglio impegnarmi per conoscere questa realtà ascoltando il territorio». Parole destinate a riaccendere la polemica legata alla nomina in particolare sul dettaglio che i sindaci, chiamati a votare, non avevano potuto visionare prima i curriculum dei candidati.

In buona sostanza l’agenda dell’Ente sarà dettata nel prossimo futuro dalle incombenze. In particolare, sarà necessario capire quale posizione il nuovo vertice assumerà in relazione alla vicenda della Lavagnina e dei fanghi sversati su Gorzente e Piota durante i lavori di manutenzione svolti negli ultimi due anni sull’invaso principale da Iren. Le mosse, o presunte tali, del vertice oramai decaduto sono state oggetto di forti critiche da parte della galassia del volontariato ambientale che si è mosso per tutelare un’area di pregio messa a repentaglio. cato dal Comune di Bosio. Gli altri componenti sono Gianni Chiesa, scelto da Carrega, e Giacomo Briata per le associazioni ambientaliste. Manca ancora il rappresentante delle associazioni agricole: solo Confagricoltura ha fatto il nome del produttore di vino Roberto Ghio ma per ora non c’è l’accordo necessario.

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