Ex frantoio, gara in corso: il recupero sarà nel 2026
Una bruttura alla periferia della città
OVADA – Il 2026 dovrà essere l’anno della svolta per l’ex Frantoio Gentile. Il rudere abbandonato da tempo nell’area oltre il greto dello Stura rappresenta una delle principali ferite per la periferia della città. Chi entra, arrivando da via Novi, può scorgere sulla destra lo scheletro industriale di un’attività fiorente nell’ultima parte del XX Secolo ma oramai dimenticata dal tempo. L’operazione sarà effettuata nell’ambito della realizzazione del progetto messo nero su bianco per la riqualificazione di quella parte di periferia della città. “La gara è in corso – ha chiarito qualche giorno fa il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – L’intervento in quella porzione della città fa parte di quanto programmato nel 2025 sul fronte dei lavori pubblici. Purtroppo permane questo anni di stacco tra programmazione ed effettuazione dei lavori. I cittadini vedranno nel 2026 quanto programmato negli ultimi dodici mesi”.
Palazzo Delfino metterà a frutto il contributo da 450 mila euro ottenuto grazie alla domanda presentata nell’ambito del bando coesione.
Tentativi successivi
Un primo tentativo di abbattimento dell’ex Frantoio avanzato nel 2014 fu fermato dal Tar con la sentenza emessa a preciso ricorso presentato per bloccare, almeno in parte, l’operazione di recupero dell’area che portò anche alla nascita del controverso Story Park di strada Masio. La struttura oggi è affidata alla gestione del Consorzio Servizi Sociali che ne ha fatto un punto per la gestione delle attività rivolte alla fasce dell’adolescenza.
Anche i fondi Pnrr avrebbero potuto contribuire a una nuova conformazione dell’area che necessita anche di bonifica. Il progetto di rigenerazione presentato in collaborazione con i comuni di Molare, Tagliolo, Carpeneto e Montaldo fu giudicato positivamente ma non ammesso a finanziamento.