La città saluta Mauro Pola, simbolo di un calcio d’altri tempi
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Enzo Prato - Edoardo Schettino  
18 Dicembre 2025
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Il ricordo

La città saluta Mauro Pola, simbolo di un calcio d’altri tempi

Per tanti anni protagonista in maglia ovadese

OVADA – Il mondo del calcio ovadese piange Mauro Pola. Dal 1968 è stato protagonista in maglia ovadese e simbolo di una passione bruciante per il pallone che ha accomunato tanti giovani della città. Pola fu il capitano di tante formazioni ambiziose costruite per raggiungere i vertici del calcio regionale. Memorabile, nelle menti di tanti tifosi, il gruppo che al termine del campionato 1969 – 70 vinse lo storico spareggio disputato contro il Borgoratti nello stadio di Marassi per raggiungere la versione del campionato d’Eccellenza dell’epoca.

Pola è stato il capitano di tante squadre che lottarono anche per raggiungere la Serie D per quello che secondo molti è stato il periodo più ruggente del calcio della città. “Il mio primo e grande capitano – ha commentato qualche minuto fa Dario Core, altro simbolo riconosciuto del calcio cittadino – un carissimo Amico, sono orgoglioso di averti avuto come compagno di squadra”.

Tecnica e carisma

Aveva conosciuto il calcio fin dalla sua giovane età Mauro Pola. Il tutto partì con una squadra dei Padri Cappuccini allestita da Padre Celso dove militavano diversi frequentatori del Bar Sport.  Figlio di Leo, titolare della “Trattoria della Pace” sulla scalinata di piazza Castello e fotografo, i primi calci significativi erano arrivati nel settore giovanile dell’Alessandria. Arrivò in un primo momento nella seconda squadra. Poi l’esordio in B contro il Varese. Durante l’anno del militare condivise il CAR a Bologna con il grande Gianni Rivera.

Iniziarono diverse peregrinazioni in giro per il Paese: Civitavecchia in Serie D, poi una breve parentesi alla Novese. Quindi il Lecce. Il ritorno in D fu con la maglia del Derthona. Con l’Ovadese ha disputato tutti i campionati di Promozione molti di vertice. Libero elegante, secondo i dettami di un tempo, era una presenza in fase difensiva ma sapeva anche organizzare il gioco.  Nella vita si era costruito una carriera come funzionario in banca.

Tra le grandi passioni lo sci.

 

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