Ovadese, classifica ancora precaria. Ma i motivi per sperare non mancano
Dopo lo 0-0 ottenuto con il Cuneo
OVADA – L’Ovadese chiude il suo girone di andata per guardare con ottimismo alla seconda parte del campionato. Lo 0-0 raccolto al Geirino contro il Cuneo conferma la crescita evidenziata dagli uomini di Carosio. Sul campo si è vista una formazione convinta dei propri mezzi e capace di battagliare colpo su colpo contro un’avversaria di ottima caratura. Sembrano lontane le prove sbiadite che aveva caratterizzato la prima parte del girone di andata. Sarebbe stato un pomeriggio perfetto se sull’ultima azione Romei avesse trovato la rete della vittoria. Il centravanti ha probabilmente pagato lo sforzo profuso fino a quel momento spendendo sul fondo un pallone calciato a tu per tu con il portiere avversario.
L’Ovadese di oggi chiude la prima parte del campionato a quota sedici punti. Se il campionato finisse oggi la squadra di Carosio sarebbe condannata a cercare la salvezza passando per il passaggio stretto dei playout. C’è però un intero girone di ritorno da giocare con le consapevolezze acquisite negli ultimi due mesi. Nel frattempo l’ultima giornata del campionato ha indicato il fanalino di coda Pinerolo e la Luese come le principali candidate a due dei tre sgraditi posti per la Promozione del prossimo anno.
Bilancio articolato
L’Ovadese ha chiuso il girone di andata con 16 punti in quindici partite. Il risultato ottenuto contro il Cuneo è il terzo utile consecutivo. La squadra ha subito solo quattordici reti ma ne ha segnate 7, il peggior attacco del girone dopo il derelitto Pinerolo. “Conosciamo le nostre prerogative – ha analizzato al termine della gara mister Luca Carosio – la fase difensiva è molto efficace. In avanti facciamo più fatica. Ci dobbiamo lavorare. Ma in questi mesi abbiamo acquisito una consapevolezza che prima non avevamo”.
Sembrano più a loro agio anche i giovani lanciati in questi mesi. Nella giornata di ieri la scelta è caduta su Ferrari e su Forno che nella ripresa si è fatto sentire. “Dobbiamo continuare a lavorare – conclude Carosio – perchè sappiamo che il girone di ritorno è sempre un altro campionato”.