Ovadese, una buona prova. Ma quelle occasioni non sfruttate…
Dopo lo 0-0 a Centallo
OVADA – Il pareggio sul campo del Centallo è per l’Ovadese il risultato migliore fra quelli ottenuti con squadre di alto livello. Eppure c’è un po’ di rammarico in un gruppo consapevole che forse si poteva portare a casa qualcosa in più. Guardalben ha salvato due volte il risultato con altrettanti interventi sulle conclusioni di Giangrasso (primo tempo) e Bosic (ripresa). L’Ovadese ha sofferto, lottato, cercato anche nel finale una vittoria che sarebbe stata importante per una classifica che attende di capire quali conseguenze nasceranno dalla situazione di precarietà della Luese Cristo.
Ad una giornata dalla fine del girone di andata l’Ovadese è a quota 15, quota minima indicata da più parti per il giro di boa del campionato. La sfida col Cuneo in programma al Geirino domenica prossima rappresenta l’occasione per andare alla pausa in una situazione difficilmente immaginabile momenti più bui della stagione.
Risorse inaspettate
L’Ovadese risponde ad una situazione infermeria sempre più condizionante con soluzioni creative. E così, se da un lato Mendolia è stato sostituito dal pariruolo Fissore, in mezzo al campo la sorpresa è Mocerino. L’attesa per il jolly tra squalifiche e infortuni è stata lunga. Ma ora mister Carosio ha deciso di impiegarlo con Bosic per dare più tecnica e fantasia al reparto.
La gara contro il Centallo è stata a tratti complessa. “Nella prima mezz’ora – ha analizzato l’allenatore – eravamo troppo lunghi. Ma abbiamo giocato contro una squadra di grande qualità. Nel secondo tempo abbiamo detto la nostra. Ma se guardo indietro il loro portiere ha fatto due grandi interventi. Noi non ne abbiamo avuto bisogno”. La difesa si è dimostrata ancora l’arma in più.
L’Ovadese rimane sulla linea che divide la salvezza diretta dalla zona playout. Un bel saldo con tutte le difficoltà che il gruppo ha dovuto affrontare.