“Di Schiena”: banchetto in piazza assunta per i calendari 2026
Raccolta fondi a beneficio di Me. Dea.
OVADA – Da dieci anni “Di schiena” lancia un messaggio di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Il progetto fotografico creato dalla fotografa ovadese Lucia Bianchi sostiene Me. Dea, il centro antiviolenza di Alessandria. E per festeggiare questo traguardo appena raggiunto è nato il calendario: dodici foto di donne che rappresentano universi differenti ed hanno scelto di raccontarsi e farsi riprendere da un punto di vista differente. “Sono molto felice – spiega l’autrice – di collaborare con Me. Dea. Il messaggio che lanciamo è molto importante e c’è ancora molta strada da fare”.
In occasione del “Mercatino dell’Antiquariato” in programma domani, 8 dicembre, sarà allestito un banchetto per la distribuzione dei calendari. Le offerte di chi è interessato andranno a finanziare le attività del centro in favore dell’inclusione e della sensibilizzazione.
Progetto articolato
“Di Schiena” nasce da una frase della scrittrice Margareth Mazzantini “La schiena è la parte che non puoi vederti, quella che lasci agli altri. Sulla schiena pesano i pensieri”. Il sottotitolo dello spettacolo è “Ogni donna ha il suo alfabeto”. “ Non è stato semplice trovare un fil rouge che mettesse in scena i concetti oltre le foto del libro – spiega Gastaldo- Il percorso si snoderà lungo il sentiero tracciato dalle lettere dell’alfabeto; ogni lettera sarà una piccola tappa che evocherà parole, sentimenti, storie ma anche musica, poesia, danza e vicende realmente accadute, come quella di Sibilla Aleramo”.
Donne ovadesi hanno scelto di mettersi a disposizione. Ne è nato un ritratto reale e naturale dell’universo femminile declinato in ogni suo aspetto. E la potenza del messaggio lanciato si coniuga con un’attualità che conferma la necessità di continuare a divulgarlo.