Edoardo Schettino  
6 Dicembre 2025
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Il provvedimento

Piscina e Geirino, gara per la gestione prorogata e modificata

Dopo il cambio di indirizzo del Comune di Ovada

OVADA – Scadeva di fatto ieri la finestra per presentare la propria manifestazione di interesse per la gestione futura del polisportivo Geirino secondo la procedura indetta dal Comune di Ovada lo scorso 6 ottobre. Di fatto però Palazzo Delfino ha aperto ad un’ulteriore fase secondo le linee guida espresse qualche settimana fa in consiglio comunale con il provvedimento che ha modificato l’impianto complessivo dell’operazione. Il ripristino della piscina di Ovada sarà infatti finanziato con il mutuo da 1 milione 100 mila euro acceso con il Credito Sportivo. La cifra servirà per riportare alla piena funzionalità l’impianto di regione Carlovini danneggiato dall’esondazione dell’Orba dell’ottobre 2021. Con questo cambio di rotta il Comune si è messo nelle condizioni di mantenere saldamente in mano le redini senza doversi affidare al parternariato pubblico privato evocato dal giugno 2024.

In questo quadro è stata variata anche la scadenza per presentare le manifestazioni di interesse. I soggetti potranno manifestare il loro coinvolgimento fino al 20 gennaio 2026. Alla fine dello stesso mese scadrà la proroga concessa a “My sport” al termine del primo affidamento provvisorio del centro ratificato nel gennaio 2025.

Priorità e norme operative

Il Comune ha scelto questa strada per il Geirino con l’intenzione di tutelare il valore sociale dell’impianto rispetto a una logica di natura più privatistica. Il mutuo a tasso zero acceso da Palazzo Delfino dovrà essere restituito in dieci anni. L’impianto natatorio all’ingresso del centro era stato costruito nel 2011 da Servizi Sportivi. La settimana scorsa è arrivata anche l’approvazione del progetto esecutivo attraverso il quale si svilupperanno ripristino e migliorie. “Rinunciando alla prossima stagione estiva – ha chiarito in consiglio comunale il sindaco, Gianfranco Comaschi – l’impianto potrebbe essere aperto in versione invernale nell’autunno 2026. Quando la Giunta ha iniziato a lavorare abbiamo trovato migliaia di firme che chiedevano la riapertura. Oggi lo scenario è un po’ cambiato”.

Tutto il centro è atteso da un’operazione di recupero evocata da tempo. L’obiettivo principale è l’abbattimento dei costi da sostenere per l’energia, vero buco nero degli ultimi anni.

 

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