Ovada, fondi per la riqualificazione urbana e per il commercio
Con il bando della Regione
OVADA – Arriveranno dalla Regione Piemonte nuovi fondi da utilizzare per il rinnovamento del centro storico cittadino. La candidatura del comune di Ovada al bando per i “Distretti del commercio” ha infatti portato all’ottenimento di un contributo da 195 mila euro. Palazzo Delfino rimpinguerà quella cifra con altri 19 mila euro. La ratifica della variazione di bilancio è arrivata in consiglio comunale nella seduta più recente. Una consistente porzione di quei fondi (100 mila euro) saranno utilizzati per la riqualificazione vico Santa Teresa e vico Madonnetta, le due stradine che da piazza Assunta portano verso il retro della Parrocchia dell’Assunta.
Negli anni scorsi era già arrivato il ripristino delle parti rovinate di due punti fondamentali come via San Paolo e piazza Mazzini. L’attenzione al suolo cittadino, il recupero delle aree a più alto valore commerciale è uno dei punti che il bando vuole incentivare con risorse direttamente messe a disposizione dei comuni. In passato i contributi sono stati attribuiti anche per la valorizzazione delle botteghe storiche, vero fulcro del valore che il commercio di vicinato può generare nel tessuto urbano.
Opportunità e problemi
Il settore del commercio al dettaglio vive da anni una situazione in chiaroscuro. Se da un lato i numeri tendono a evidenziare una tenuta complessiva, le singole situazioni mostrano una difficoltà crescente specie per chi ha aperto la sua attività da meno tempo. In questi anni la riqualificazione cittadina si è accompagnata a fondi per le attività commerciali e ad azioni immateriali a beneficio dei commercianti in termini di promozione e formazione. Sarà così anche in questo caso. La candidatura al bando era stata lanciata nel mese di settembre con l’obiettivo di proseguire un lavoro nato nella passata legislatura. L’operazione aveva portato anche a un ulteriore allargamento del perimetro del Distretto per includere le ultime attività di periferia che in precedenza non aveva avuto accesso ai fondi.
Le operazioni devono essere un consistente aiuto ad un settore che continua a manifestare una certa sofferenza. Proprio il centro storico, un tempo più ambito, segnala i problemi maggiori tra affitti cari e una generale tendenza allo spopolamento commerciale. Sono sempre di più infatti le serrante abbassate, solo in poche occasioni compensate dalle nuove aperture.