Ovada, spaccio nei giardini: Priolo punta il dito su via Cavanna
Società
Edoardo Schettino  
21 Novembre 2025
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06:54 Logo Newsguard
L'affondo

Ovada, spaccio nei giardini: Priolo punta il dito su via Cavanna

Durante la discussione per la videosorveglianza

OVADA – «I giardini Baden Powell di fronte alle Poste sono luogo di spaccio abituale. Mi faccio portavoce di una preoccupazione diffusa tra tanti genitori». Ad agitare le acque del dibattito sulla sicurezza cittadina è stato l’altra sera il consigliere di minoranza Angelo Priolo (Prima Ovada) nell’ambito della discussione con la quale il consiglio ha varato il nuovo regolamento per la videosorveglianza. «Ero andato – ha spiegato il consigliere – per un sopralluogo da poco iniziato per la pista di pattinaggio. Ho raccolto anche un paio di segnalazioni. Ed ho dovuto constatare che anche a cantiere aperto si possono notare movimenti inequivocabili». I giardini accanto a via Cavanna sono una delle aree sensibili individuate in fase di stesura del piano di collocazione degli occhi elettronici.

Ora è arrivato il via libera definitivo per il regolamento necessario. «Salvo complicazioni burocratiche – ha spiegato l’assessore comunale Gianni Mogni – il sistema potrebbe entrare in funzione nella prossima primavera». Il provvedimento è passato anche con il voto favorevole dei gruppi di minoranza “Prima Ovada” e “Ovada nel cuore”.

Problema da considerare

Di spaccio in città si è parlato in più occasioni. Ma il fenomeno, almeno in maniera così conclamata, sembrava relegato ad aree periferiche come la strada del Termo. Via Cavanna è in posizione centrale, uno spazio molto frequentato ogni giorno. Nei paraggi c’è un asilo nido. La caserma dei Carabinieri è a meno di cento metri, seppur collocata accanto alla via principale della città.  Spesso in passato le segnalazioni dei residenti riguardavano attività notturne, schiamazzi. Il fatto segnalato da Priolo indicherebbe un salto di qualità. «Ho voluto lanciare questa provocazione – chiarisce il consigliere – perchè in tanti auspicano sforzi maggiori per il controllo. Sicuramente l’entrata in funzione delle telecamere sarà uno strumento in più per le forze dell’ordine».

Il nuovo sistema  prevede l’installazione di 85 telecamere di contesto 90°, 5 telecamere di contesto 180°, 6 con comando a distanza che può ruotare orizzontalmente, verticalmente e ingrandire immagine, e 3 telecamere a lettura targa in grado di registrare e identificare automaticamente i caratteri alfanumerici delle targhe dei veicoli in transito. Le postazioni previste sono 27. Il centro di controllo sarà presso la Polizia Municipale e consentirà il salvataggio dei video per 7 giorni.

Il regolamento approvato l’altra sera contempla anche il tema della conservazione dei dati che saranno distrutti dopo sette giorni, salvo richiesta in arrivo dalle autorità. “Non è certo intenzione dell’ente – ha chiarito Mogni – spiare il cittadino ma adottare utili strumenti per la prevenzione”.

 

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