Ovada, al via la tre giorni per celebrare Mario Canepa
A cinque anni dalla sua scomparsa
OVADA – Non c’è solo la mostra organizzata dall’Accademia Urbense, dal titolo “Paesaggi”, nel programma delle celebrazioni dedicata a Mario Canepa, uomo d’arte, musicista anche con Paolo Conte e cultore della bellezza che più di ogni altra figura ha saputo trasmettere l’identità ovadese. “C’era Mario” è la serata che amici, esponenti della cultura ovadese e appassionati gli hanno voluto dedicare a cinque anni dalla sua improvvisa scomparsa nell’autunno del 2020. L’appuntamento per la serata di domani sera è al teatro “Dino Crocco” giovedì 20 novembre dalle 21. Sul palco tante figure importanti: Bernardo Beisso, Enzo Cacciola, Marcello Crocco, Mirco Marchelli, Antonio Pini, Raffaella Romagnolo ed altri. Contribuiranno a delineare la personalità di un uomo che ha amato l’arte, fino ad arrivare a collezionare pezzi di grande valore, ed ha voluto trasmetterla in ogni sua iniziativa.
La serata è promossa con il sostegno dell’assessorato alla Cultura del Comune di Ovada. «Ricordare Canepa – spiega l’assessore alla Cultura Sabrina Caneva – significa recuperare l’anima più genuina della nostra città e prendersi nel contempo un’occasione per riflettere su dove vuole andare nei prossimi anni».
Passato e futuro
«Sarà una serata di musica, di letture e di contributi diversi. Non c’era un solo Mario Canepa, il personaggio aveva tante anime diverse e cercheremo di mettere tutte in vetrina». Claudio Palli è il coordinatore degli interventi. Sono tante le pubblicazioni che Canepa ha curato per l’Accademia Urbense: un racconto puntuale, storicamente documentato ma anche basato sull’empatia, dell’evoluzione del contesto storico e sociale della Ovada del XX secolo.
«Mario Canepa – ricorda Raffaella Romagnolo – ha portato l’arte contemporanea in questa minuscolacittadina di provincia. Ero una ragazza e fu una boccata d’aria. Gliene sarò sempre grata». Uno degli esempi della sua attività è la passione per la pittura. A raccontarla sarà la mostra in programma in piazza Cereseto da venerdì 21 a domenica 23 novembre. «Si tratta – chiarisce il curatore Michele Dell’Aria – di una serie di acquerelli realizzati tra gli anni ‘60 e ‘70. Sono scorci che Canepa seppe rendere tra linguaggio evocativo e astrazione».