Pronto Soccorso: quei fondi Pnrr persi e i buchi di sceneggiatura
Per l'adeguamento sismico in via Ruffini
OVADA – Da qualunque lato la si voglia guardare presenta più di un buco di sceneggiatura questa vicenda del mancato utilizzo dei fondi messi a disposizione dal Pnrr per la ristrutturazione del Pronto Soccorso di Ovada. Nelle ore successive all’ufficializzazione della perdita del contributo da 4.5 milioni di euro si sono moltiplicate le spiegazioni e le rassicurazioni. Ma ora i possibili rimedi non saranno “a costo zero”.
Ricapitoliamo: tra settembre e agosto 2024 l’Asl annuncia la disponibilità della cifra per avviare lavori di adeguamento sismico dell’Ospedale Civile di via Ruffini. La notizia era nota già da qualche tempo. Diverse le ipotesi di progetto soppesate, fra queste una prevedeva anche un minimo intervento in villa Gabrieli per recuperare lo spazio necessario. Nel corso di una visita dell’oramai ex direttore generale dell’Asl Luigi Vercellino tutti gli enti si dicono pronti a far la loro parte, rapidamente, per sfruttare la possibilità. Passa un po’ di tempo, al vertice dell’Asl si procede all’avvicendamento previsto con l’arrivo del nuovo direttore generale Francesco Marchitelli.
Fase recente
La questione del Pronto Soccorso torna d’attualità nel febbraio 2025: il Consiglio Comunale di Ovada concede i necessari permessi, in deroga, per poter procedere con il progetto individuato come il migliore. E qui qualcuno potrebbe alzare la mano e chiedere come sia possibile chiedere autorizzazioni per un progetto che solo qualche mese dopo sarà definito «troppo impattante». A marzo, nel corso di un incontro con i sindaci del territorio Marchitelli spende parole al miele per il territorio e si dice pronto a affrontare ogni sfida per il suo bene. A giugno nel corso della presentazione del Camper della Salute a Villa Gabrieli il direttore generale spiega che il riordino del Pronto Soccorso «si farà con i fondi Pnrr o con altri canali di finanziamento».
Passa l’estate. A spiegare che il progetto previsto è finito in soffitta nel mese di ottobre è l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, unico a metterci la faccia. La settimana scorsa l’annuncio della perdita del finanziamento. Lo stesso Riboldi spiega che per arrivare allo stesso risultato saranno utilizzati fondi concessi dalla Conferenza Stato – Regioni. Immaginiamo noi, deviati da altri utilizzi già previsti. Di fatto un pasticcio sul quale chi ha seguito l’intero iter dovrebbe dire qualcosa.