L’Ovadese ha ancora fame di punti. Ma l’attacco deve migliorare
Dopo la sconfitta col Vanchiglia
OVADA – Rimane al di sopra della linea che divide la salvezza diretta dalla zona playout l’Ovadese. La sconfitta contro il Vanchiglia maturata al Geirino è un risultato che porterà comunque a far mancare dei punti in un’ideale tabella di marcia che porti alla salvezza. “Noi dobbiamo capire che quest’anno dovremo remare e lottare in tutte le partite”, ha ammonito nel finale di gara mister Luca Carosio. La qualità della prestazione, su un campo molto particolare per la quantità di acqua caduta prima e durante la gara, è stata comunque confortante. Per contro è mancata la capacità di fare gol anche a fronte delle buone occasioni create. La formazione ospite ne ha saputo approfittare con cinismo e quella leggerezza che un’avversaria ancora relegata nelle zone basse della classifica non può avere.
La rete che ha sbloccato il risultato ha fatto alzare più di un sopracciglio. La parabola impressa al pallone da Tatili sembrava quella di un cross terminato in porta per una combinazione. L’Ovadese ha poi cercato di reagire nel secondo tempo giocando una buona prima parte. La rete del raddoppio subita in contropiede ha di fatto deciso la contesa.
Occasioni sprecate
La palla buona per cambiare il destino del pomeriggio all’Ovadese è capitata dopo pochi minuti. Romei è sfuggito in contropiede lasciato solo dalla difesa ospite troppo alta. L’attaccante è entrato in area dopo 40 metri di corsa ed ha preferito il servizio al compagno Casone rispetto alla conclusione personale. Il campo già fradicio ha fermato il pallone consentendo il recupero a un difensore. Nel primo tempo è emersa la qualità del Vanchiglia fatta di coesione e ritmi intensi.
La rete è stata preceduta da un paio di incursioni insidiose. Nella ripresa l’Ovadese ha controllato il gioco per una ventina di minuti, creando un paio di occasione. Sull’azione del raddoppio qualcuno ha protestato per un fallo a centrocampo. Carosio aveva appena avvicendato Mendolia con Fissore, la difesa stava ancora cercando il nuovo assetto.
“Abbiamo anche sprecato il rigore che ci avrebbe rimesso in partita – ha commentato l’allenatore – Capita a tutti. Ma noi dobbiamo essere più bravi a fare gol. Lo dice la classifica. Non punto il dito contro gli attaccanti ma la fase di creazione delle occasioni deve migliorare”. In questo senso, la costruzione della squadra stessa composta da molti più uomini di contenimento, non aiuta.
Domenica si torna in trasferta sul campo di una Pro Villafranca reduce dalla scoppola interna contro il San Domenico Savio. E la loro voglia di rivalsa sarà un’ulteriore insidia su un campo già non molto agevole. L’Ovadese ha però bisogno di punti.