Geirino, dopo i fondi per il tetto Palazzo Delfino cerca soluzioni
Verso la gestione definitiva
OVADA – Un plico corposo circola per le scrivanie di Palazzo Delfino. Indica la documentazione necessaria per partecipare alla gara per la gestione definitiva del Geirino. E tra le pagine è possibile anche soppesare le necessità in termini di manutenzione straordinaria di un centro di grande valore che però necessita di un rilancio. Su questo fronte un aiuto è arrivato dalla Regione. Il tetto del Palazzetto sarà messo a posto anche grazie a 250 mila euro messi a disposizione da uno specifico bando. L’ammodernamento della copertura era già indicato nella “lista della spesa” compilata nel 2019 e di fatto rimasta lettera morta per le ben note vicende legate a Servizi Sportivi e alla carenza di fondi.
Il nodo, gioco forza, è il primo da scogliere, con l’eventuale nuovo gestore dopo che la candidatura al bando che avrebbe messo a disposizione oltre 1 milione e 250 mila euro non è andata a buon fine. Qualcosa di certo si saprà dopo il 5 dicembre: alle 12 scadranno infatti i termini per la presentazione delle offerte. L’auspicio più volte formulato è quello di poter valutare la proposta di un numero più ampio di soggetti interessati. Ma non è facile immaginare quali potrebbero essere. «Il Geirino – ripete il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – non ci spaventa più come nel 2024». Ma in questo momento rimane ancora difficile scorgere la luce in fondo a un tunnel molto lungo.
Speranze e realtà
Il capitolato d’appalto messo a punto negli uffici di Palazzo Delfino indica il campo di calcio con pista d’atletica, i campi da calcetto e da tennis, il palazzetto dello sport, l’ostello interno e l’area della piscina con bambi da tennis e da beach volley scoperti. Di questi solo l’anello per l’atletica è stato rinnovato dopo il 2022. Il resto è ancora in attesa. Un conteggio nemmeno troppo recente indicava una cifra di massima da 4 milioni di euro per portare a termine tutti gli interventi necessari. Di questo sono ben consapevoli i vertici di “My sport”, il consorzio genovese entrato in scena all’inizio dell’anno e tuttora impegnato nella gestione dopo la proroga concessa a luglio. “My sport”, secondo molti, sarebbe il soggetto in prima linea per una gestione che, secondo le linee guida approvate dalla Giunta potrà avere una durata massima di quindi anni.