Vajont e Molare: la mostra fotografica sostiene Cigno
Società
Patrizia Pesce  
30 Ottobre 2025
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06:45 Logo Newsguard
L'iniziativa

Vajont e Molare: la mostra fotografica sostiene Cigno

Inaugurazione alla Loggia

OVADA – Racconta l’immane tragedia del Vajont, stabilendo un legame con quanto accaduto nel 1935 con il crollo della diga di Molare, la mostra fotografica “Ferite indelebili” che Pro Loco di Ovada ed Enoteca proporranno alla Loggia di San Sebastiano tra il 31 ottobre e l’8 novembre. Sarà un viaggio per immagini realizzate dalla fotografa Ketty Domesi. La tecnica legata all’utilizzo di una vecchia Polaroid è l’elemento che conferisce maggior carico emotivo agli scatti. L’iniziativa, proposta dalla curatrice Simona Innocenti, andrà a raccogliere risorse per i progetti sviluppati da Fondazione Cigno.

Ecco perché l’ingresso alla mostra e alla serata evento del 31 ottobre saranno gratuiti, con una raccolta di offerte. La mostra sarà visitabile nei giorni successivi tra le 16 e le 18.

Valore sociale

L’inaugurazione si terrà il 31 ottobre alle 21. Nell’occasione Sebastiano, è in programma la serata evento dal titolo “L’eco delle dighe, un dialogo tra luoghi, memorie e oblio”, con la partecipazione di Barbara Vignolo e Giorgio Ratto che daranno voce ai racconti e alle testimonianze dei sopravvissuti di entrambe le tragedie. Molare e Vajont sono stati eventi sconvolgenti che hanno violentato il territorio, provocando più di 2 mila vittime. Ferite indelebili che, riprendendo il titolo della mostra possono essere avvicinate a quanto rimane dopo un percorso di malattia e cura. Una ferita del fisico e dell’anima che Simona Innocenti ha subito e che l’ha spinta a organizzare questa iniziativa per promuovere la memoria e, nel contempo, sostenere l’associazione. Ketty Domesi è autrice del libro “Paralleli” e del portfolio “Alice in(my) Wonderland”, esposto a Parigi nel 2019. La tragedia del Vajont è stata approfondita in ogni aspetto per molti anni.

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