Nuovo Pronto Soccorso, l’assessore Riboldi spiega come sarà
OVADA – “Il nuovo Pronto Soccorso sarà articolato su un unico blocco più funzionale di 1.400 metri quadrati”. L’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi ha risposto così al terremoto generato da quanto affermato qualche giorno fa in Consiglio Regionale. I fondi messi a disposizione dal Pnrr per rimettere in ordine l’area deputata alla gestione dell’emergenza dell’Ospedale Civile di via Ruffini non potranno essere utilizzati. La città dovrà quindi rinunciare ad un finanziamento da 4.5 milioni di euro che avrebbe portato alla realizzazione di un Pronto Soccorso di nuova concezione e più utile anche per tornare ad accogliere i codici a più basso indice di complessità che oggi il servizio 118 trasferisce in altri presidi della rete provinciale.
“Appena sarà approvato il progetto – spiega Riboldi – si potrà partire, già nel 2026, con i lavori e arrivare in massimo tre anni all’inaugurazione del nuovo Pronto Soccorso, per dare all’ovadese e al’area sud della provincia di Alessandria un servizio moderno e capace di rispondere alle esigenze di emergenza-urgenza del territorio.
Parole profetiche
Il Comune di Ovada e la commissione al lavoro per fornire indirizzi alla Regione sperava nel rinnovo del Pronto Soccorso come punto di partenza per ogni successivo ragionamento. Ecco perchè la notizia nella giornata di ieri ha fatto strabuzzare diversi oggi. Di necessità di confronto aveva parlato anche il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi, in occasione della cerimonia di inaugurazione della pista dell’elisoccorso andata in scena al Geirino qualche settimana fa. L’occasione sembrava propizia per un rilancio dei servizi sanitari sul territorio. Ecco perchè gli uffici di Palazzo Delfino si erano impegnati per rilasciare i permessi urbanistici nel più breve tempo possibile.
Ma che ci fosse qualche intoppo era apparso evidente anche in primavera a fronte di continui rinvii. Lo stesso assessore Riboldi aveva parlato della necessità di arrivare a un progetto meno impattante. Per portare a termine i lavori Riboldi ha parlato della disponibilità “di una copertura finanziaria di 5 milioni di euro grazie al Fondo ex art. 20, garantendo così una tempistica più adeguata alla realizzazione di una nuova struttura”.
In questo senso assumono un significato diverso le parole spese da Francesco Marchitelli, attuale direttore generale dell’Asl, che in occasione di una visita a Ovada per l’inaugurazione del Camper della salute messo a disposizione da Fondazione Cigno parò di lavori che sarebbero stati “sicuramente effettuati – spiegò – con i fondi Pnrr oppure con altri canali di finanziamento”.
 
                                    

 
