Aree Protette, la nomina di Paolo Caviglia provoca già polemiche
Dopo una votazione non unanime
TORINO – Ora bisogna attendere la prossima mossa della Regione Piemonte ma con ogni probabilità sarà Paolo Caviglia, avvocato ed ex sindaco di Vignole Borbera, il prossimo presidente dell’Ente Parco Aree Protette dell’Appennino Piemontese. La svolta, a quasi dieci mesi dalla chiusura del primo bando, si è materializzata l’altro giorno nel corso dell’assemblea celebrata in videoconferenza per la votazione dei candidati. L’indicazione nata dal territorio per la nomina di Gianni Repetto, ex presidente del parco Capanne di Marcarolo, alla prova dei fatti non ha tenuto. Il nome di Caviglia, da sempre vicino alla Lega, è scaturito dall’ultima procedura.
La votazione indetta ha portato a cinque voti a favore, cinque voti contrari e tre astensioni. A questo punto il Presidente della Regione, Alberto Cirio, avrà facoltà di procedere alla nomina entro trenta giorni. Si chiude così un capitolo molto difficile e sofferto. Rimane da valutare quali saranno le reazioni del territorio.
Matassa intricata
L’ente parco Aree Protette dell’Appennino Piemontese era commissariato dalla scadenza del mandato di Danilo Repetto. Un appello a nominare Gianni Repetto era arrivato lo scorso 9 ottobre nella commissione convocata su richiesta del consigliere regionale Pasquale Coluccio (M5S). A farsene portavoce il sindaco di Casaleggio Boiro Alberto Caminati, in carica dal 2024. “Il territorio – ha spiegato Caminati – è stato lasciato da solo a combattere con un gigante come Iren”. Il riferimento va al ben noto sversamento di fanghi verificatosi su Gorzente e Piota durante i lavori di manutenzione dell’invaso principale della Lavagnina.
«Nessuno – ha commentato Giuseppe Coco, sindaco di Silvano e attuale presidente dell’Unione dal Tobbio al Colma – mette in dubbio le capacità di Caviglia. Ma è del tutto evidente che così com’è la normativa debba essere rivista». Ora Caviglia, già segretario della Lega ad Arquata Scrivia, sarà chiamato a una discontinuità con il recente passato. L’attuale presidente in pectore dell’ente ha ricoperto il ruolo di presidente della Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Sud e dell’allora Comunità Montana Val Borbera e Spinti. Tra gli incarici anche la guida di Cinque Valli, società per la gestione dei rifiuti.