Canile municipale: al via la procedura per il nuovo gestore
Incarico scaduto negli ultimi mesi
OVADA – Il comune di Ovada cerca un nuovo gestore per il canile municipale di regione Campone e del servizio cattura cani randagi o vaganti, raccolta spoglie mortali e soccorso animali d’affezione incidentati o feriti. Lo strumento è la procedura avviata in questi giorni con il i criteri per il bando pubblicati sull’albo pretorio di Palazzo Delfino. C’è da cercare il soggetto che raccoglierà il testimone dall’associazione genovese una che si è occupata delle struttura in questi anni. Un periodo di tempo molto complesso in cui diversi comuni del territorio hanno scelto di uscire dall’accordo precedentemente sottoscritto con il comune di Ovada per cercare soluzioni più confacenti alle loro esigenze dal punto di vista dell’espletamento del servizio e delle condizioni economiche.
Il servizio sarà dato in gestione fino al 30 giugno 2028. La base di partenza è la convenzione sottoscritta nel mese di luglio di quest’anno da i comuni di Belforte Monferrato, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Lerma, Montaldo Bormida, Ovada, Rivalta Bormida, Tagliolo Monferrato, Trisobbio. La fase successiva sarà la pubblicazione del bando vero e proprio.
Disposizioni aggiornate
Il canile di Ovada è stato al centro delle polemiche nell’ultimo periodo della gestione trentennale della sezione ovadese di Enpa. L’associazione ha scelto di non ripresentarsi. Una si è aggiudicata la gestione con un’offerta di gran lunga inferiore a quella formulata dall’altro soggetto interessato. Di fatto la gestione del servizio ha sollevato più di un rilievo da parte di alcuni enti aderenti. I comuni di Cassinelle, Molare, Cremolino, Rocca Grimalda, e Silvano d’Orba hanno individuato soluzioni alternative.
La procedura negoziate prevederà la consultazione di almeno dieci operatori selezionati nel settore. La cifra corrisposta ogni anno per il servizio ammonterà a 34.838,85 per un importo complessivo di poco superiore a 90 mila euro Iva esclusa. Tra i requisiti necessari aver svolto direttamente nei dieci anni antecedenti la data di avvio della procedura di affidamento almeno un servizio di gestione di canili pubblici o privati.
L’affidamento avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.