Ente Parco: nuovo incontro in Regione per individuare la guida
Una questione che si trascina da tempo
Arriverà forse oggi una parola definitiva sulla annosa questione della guida dell’Ente Parco Aree Protette dell’Appennino Piemontese (ex parco delle Capanne di Marcarolo). È infatti in programma in Regione un vertice tra assessorato e sindaci del territorio tutelato dall’ente che ha una competenza diretta anche sui Laghi della Lavagnina. La vicenda di trascina da oltre dieci mesi. La chiusura del bando per individuare il successore di Danilo Repetto risale infatti al dicembre 2024. Da quel momento un rimpallo continuo tra le istituzioni che ha probabilmente danneggiato l’ente stesso in una fase cruciale come quella dell’emergenza determinata dall’ingente sversamento di fanghi su Gorzente e Piota durante i lavori di manutenzione straordinaria dell’invaso principale della Lavagnina.
A farlo notare in una recente audizione è stato anche il sindaco di Casaleggio Boiro, Alberto Caminati, che ha fatto notare come i piccoli comuni abbiano dovuto affrontare il gigante Iren in completa solitudine.
Territorio in subbuglio
La scelta effettuata dai sindaci dei comuni all’interno dell’Ente Parco Aree Protette dell’Appennino Piemontese è ricaduta su Gianni Repetto. L’ex presidente del Parco Capanne di Marcarolo pare la figura con l’esperienza necessaria. La Regione però nicchia nel tentativo di individuare una figura più vicina alla galassia del centrodestra. Repetto potrebbe essere scelta dirompente. L’ultimo bando si è chiuso più di un mese fa. La Regione ha parlato della presenza di altri candidati senza peraltro fornire indicazioni ulteriori. Il fronte stesso dei sindaci non è sempre stato coeso come nell’ultimo periodo.
I comuni che gravitano attorno alla Lavagnina lamentano l’assenza del Parco in occasione dell’emergenza più grave tra quelle affrontate in epoca recente. Lo sversamento di fanghi ha compromesso, almeno temporaneamente, un habitat di grande valore e pregio mandando in crisi un sistema economico che si fondava proprio sulla vicinanza con un’area così apprezzata. L’assenza di rappresentanti del Parco in occasione dell’incontro organizzato a giugno da Iren per mostrare l’avanzamento dei lavori fece molto rumore tra gli amministratori locali