Ovadese, la delicata trasferta a Pinerolo segnerà il futuro immediato

OVADA – Quant’acqua è passata sotto i ponti di Ovadese e Pinerolo in pochi mesi. Lo scorso anno le due squadre si incontrarono nell’ultima parte del girone di ritorno in piena zona playoff. I torinesi arrivarono a sfiorare la promozione in Serie D. La gara in programma oggi, domenica 12 ottobre alle 15.30, è invece cruciale dopo un inizio di campionato 2025 – 26 che riservato davvero poche soddisfazioni. La formazione ovadese affronta la trasferta con la sgradevole sensazione di avere un solo risultato a disposizione. C’è la prima vittoria da trovare, i tre punti sono un punto di partenza obbligatorio per raddrizzare una classifica che ad oggi alimenta più di una preoccupazione.

Sta anche peggio il Pinerolo che per ora non ha raccolto nemmeno un punto subendo solo tanti gol. Sulla carta la partita sembrerebbe una passeggiata per l’Ovadese. Meglio però non fidarsi troppo nella consapevolezza che nei momenti difficili nulla è scontato. “Noi – ha commentato mister Luca Carosio dopo il pareggio interno contro l’Albese – dobbiamo giocare con una maggiore spensieratezza. Se ci riusciamo facciamo buone cose”.

Scenario complesso

L’Ovadese finora si è affidata alla sua solidità. In queste prime cinque partite la squadra ha subito sei gol. Solo nella gara di esordio di Dronero è arrivata più di una rete al passivo. Per contro ci sono enormi difficoltà a trovare la via della porta avversaria. L’unico gol segnato finora è arrivato contro la Luese Cristo grazie a un’autentica prodezza di Amendola. Contro l’Albese si è vista qualche occasione. Ad insediare la porta avversaria è stato soprattutto Romei che però ha trovato un portiere pronto alla risposta.

Per il Pinerolo il bilancio è in profondo rosso: 0 gol segnati, 17 subiti. La squadra è reduce dallo 0-2 interno contro la Luese Cristo, il risultato meno negativo ottenuto finora. L’Ovadese arriva alla sfida con poche alternative. Per la difesa c’è da verificare la disponibilità di Mocerino, fermo domenica scorsa per un problema ad un piede. In mezzo difficile si esca dalla disposizione abituale che comprende la cerniera formata da Bosic e Genocchio. In avanti Romei sarà coadiuvato probabilmente da Amendola e Agostini.