Bagna cauda perfetta? Ecco come fare
Gli ingredienti, la preparazione, le curiosità del piatto tipico autunnale di Monferrato e dintorni
ALESSANDRIA – Più che un piatto, la bagna cauda è un rito conviviale: una celebrazione dell’amicizia, della tavola e dei sapori forti della tradizione piemontese. Nata tra le colline di Langhe, Roero e Monferrato, era un tempo la pietanza dei contadini alla fine della vendemmia; oggi è simbolo identitario e piatto d’onore delle tavole autunnali.
Ingredienti (per 4 persone)
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12 spicchi d’aglio (meglio di Caraglio, delicato e digeribile)
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200 g di acciughe sotto sale (dissalate, private di lische)
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250 ml di olio extravergine d’oliva
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50 g di burro (facoltativo, ma consigliato per un gusto più morbido)
Per accompagnare:
cardo gobbo di Nizza Monferrato, peperoni arrostiti, topinambur, cavolfiore, barbabietole, patate lesse, e pane casereccio.
Preparazione
Pelare gli spicchi d’aglio, privarli del germoglio interno e cuocerli dolcemente nel latte per renderli più delicati. Una volta ammorbiditi, scolarli e schiacciarli in un tegamino di terracotta. Aggiungere le acciughe dissalate e spezzettate, unire l’olio e cuocere a fiamma bassissima, mescolando fino a ottenere una crema densa e omogenea. Il segreto è non far friggere mai l’olio: la bagna cauda deve “tremolare”, non bollire.
Per chi ama un gusto più rotondo, si può aggiungere il burro a fine cottura.
Servizio
La bagna cauda si serve fumante, in appositi fujot di terracotta con candela o fornellino alla base, per mantenerla calda durante la degustazione. Ogni commensale vi intinge le verdure, condividendo il momento come un rito collettivo.