Storie del vino, Tagliolo si veste a festa per tutto il weekend
Società
Edoardo Schettino  
25 Settembre 2025
ore
06:52 Logo Newsguard
La manifestazione

Storie del vino, Tagliolo si veste a festa per tutto il weekend

Cibo, tradizione e cultura in vetrina dal 26 al 28 settembre

OVADA – Il vino racconta il patrimonio identitario di un intero paese in una manifestazione che arriva alla maggiore età. “Le storie del vino” torna a Tagliolo da domani per tenere banco nel fine settimana tra il 26 e 28 settembre. Momenti di approfondimento, eventi e spettacoli si alterneranno alle degustazioni all’ombra del castello “Pinelli Gentile”. «Tutto il paese – spiega la sindaca Marianna Lipartiti – collabora e lavora per il successo della manifestazione che rappresenta una vetrina importante. Ogni associazione mette il suo tassello. E questa è la vera ricchezza».

La sala Bigattiera del castello ospiterà venerdì dalle 21 l’apertura con «La Vite e il Gelso – Storia e futuro di un connubio», organizzato insieme all’Università di Torino. «Si tratta di una suggestione – racconta l’assessore Giorgio Marenco – Il gelso è quasi sparito dalle nostre parti ma è sempre stato intimamente legato alla vite. Ci sono giovani imprenditori del posto che lo vogliono recuperare».

Gusto e cultura

Le “Storie del vino” nasce per raccontare il territorio a 360°. Il giorno dopo dalle 11.30 partirà lo show cooking dedicato all’evoluzione dell’agnolotto. Protagonisti gli chef Federico Ferrari, Rosangela Martinez Leon e Stefano Murchio. «Daranno una loro interpretazione – racconta Cristina Oliveri, segretario del CCRT, associazione che coordina l’organizzazione fra tradizione e modernità. E per i vegani ci sarà un aperitivo particolare». L’agnolotto è la De. Co. del paese. I prodotti di Cascina Saetta saranno protagonisti nel pomeriggio di sabato dell’ambito de “Il vino della legalità”, spazio curato in collaborazione con Libera.

Domenica mattina ancora il castello ospiterà il convegno organizzato dall’Enoteca Regionale: «La Vite e il Gelso» sarà il tema della discussione. Tra gli esperti convocati l’agronomo Vincenzo Gerbi che da tempo collabora con il territorio. «Il nostro compito – spiega Mario Arosio, presidente dell’Enoteca – è quello di affiancare e sostenere i produttori dando loro opportunità in questo momento più complesso».

Gli stand gastronomici all’interno del castello saranno aperti sabato a pranzo e a cena, domenica a pranzo. Tra le proposte i ceci e la trippa, la farinata ed altre ricette “povere” della tradizione contadina. Gli sbandieratori di Borgo San Marzanotto animeranno la mattinata di domenica per il centro del paese. «Si tratta – conclude la sindaca Lipartiti – del giorno con maggiore affluenza. Nel 2023 nel complesso abbiamo avuto più di 4mila visitatori, numeri non banali per un paese come il nostro».

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