Ovadese, la sconfitta con l’Alessandria ripropone nodi già noti
Seconda partita senza reti
OVADA – Rimarrà impresso a lungo nei cuori e nelle menti di chi segue le sorti dell’Ovadese l’interrogativo su cosa sarebbe potuto succedere senza quella rete subita ad inizio ripresa. Il pomeriggio di gala del Geirino si è concluso con una sconfitta di misura con l’Alessandria chiamata per censo e qualità dell’organico a dominare il campionato. Il vero spettacolo è andato in campo sugli spalti gremiti come non mai. La partita ha offerto tutto sommato pochi spunti di reale interesse. A sparigliare le carte è stata la rete di Diop, bravo a inserirsi sulla traiettoria di Picone proveniente da corner. È stato l’unico momento in cui il bunker predisposto da mister Luca Carosio non si è rivelato efficace. “Abbiamo giocato la partita che avevamo preparato – ha analizzato nel finale l’allenatore – Abbiamo rischiato poco anche se non siamo riusciti a creare tantissimo. Siamo consapevoli che questa è la seconda sconfitta ma sapremo reagire”.
A complicare il quadro l’espulsione di Mocerino dopo uno scontro a gioco fermo con Piana prima di un successivo corner. Ancora Carosio lo ha definito senza mezzi termini un errore arbitrale. In inferiorità numerica è stato ancora più difficile andare a pungere la retroguardia dei grigi.
Formazione abbottonata
L’Ovadese ha giocato la partita vista molte volte contro le avversarie più attrezzate. Due linee molto strete fra difesa e centrocampo per un atteggiamento votato al puro contenimento. Le scelte di Carosio hanno privilegiato i giocatori già in rosa lo scorso anno rispetto ai nuovi. L’unico innesto estivo è stato Fissore sostituito nella ripresa. Margaglio e Amendola sono stati mandati in campo nel tentativo di fare qualcosa. D’altronde era apparso subito chiaro al momento della compilazione dei calendari che il primo mese sarebbe stato complesso.
La tattica ha funzionato nel primo tempo in qualche modo agevolata dal ritmo compassato adottato dalla squadra di Merlo. Nella ripresa probabilmente si sarebbe esaltato l’atteggiamento da trincea che difensori come Bianchi e Mendolia possono adottare. Ma la rete arrivata in avvio ha messo la squadra ospite nella condizioni migliore. Anche perchè a sua volta l’Alessandria può contare su un reparto difensivo corazzato.
Coperta corta
L’Ovadese ad oggi ha poche soluzioni in attacco. La scelta di far esordire il giovanissimo Forno (2009) è stata dettata anche dalla necessità di operare le scelte descritte in difesa. Ma ad oggi non c’è ancora una spalla proponibile per Simone Romei sul quale si concentrano facilmente tutte le attenzioni delle difese avversarie. I palloni in arrivo dalle retrovie tornano presto indietro costringendo chi sta dietro a un super lavoro. Qualcosa di più si dovrà vedere nelle prossime gare. Il Fossano, atteso al Geirino per domenica prossima, rappresenta un’altra formazione costruire per stare davanti.