Ovadese, più che la prima sconfitta spaventa il calendario
Edoardo Schettino  
8 Settembre 2025
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07:51 Logo Newsguard
L'analisi

Ovadese, più che la prima sconfitta spaventa il calendario

Un secco 2-0 a Dronero

OVADA – Aveva un valore simbolico importante anche per l’Ovadese la prima giornata del campionato 2025 -26. Lo scorso anno la vittoria ottenuta sotto il diluvio contro il San Domenico Savio aveva rappresentato il viatico verso una stagione brillante. Il brusco 2-0  subito ieri sul campo della Pro Dronero non fa che confermare problemi che erano già emersi nelle due partite di Coppa Italia contro l’Acqui. Non che la squadra di Carosio non se la sia giocata. Ma l’impressione è che l’efficacia di dodici mesi fa sia ancora un lontano ricordo. La Pro Dronero è apparsa più a suo agio sul campo, dopo i primi minuti in cui l’Ovadese ha cercato di schiacciare il piede sull’acceleratore. Nella ripresa i cuneesi sono stati in grado di far pendere l’ago della bilancia della sfida dalla loro parte. Due reti ottenute mentre l’Ovadese ha cercato disperatamente di rimettere in equilibrio la barca anche cambiando l’assetto iniziale.

La sensazione è che manchi qualcosa nella gestione della manovra offensiva per poter creare davvero le condizioni per essere pericolosi e preoccupare le difese avversarie. Il palo colpito da Mocerino alla fine del primo tempo rimane forse l’unico verso sussulto per chi ha sperato in un gol. “Siamo consapevoli – ha commentato a fine gara mister Luca Carosio – che ad oggi non siamo la squadra che conoscete. Quando si perde bisogna dare merito anche agli avversari. Noi abbiamo alcuni problemi, dobbiamo trovare in fretta le soluzioni”.

Assetto tattico

L’Ovadese è scesa in campo nel modo che tutti si attendevano. I segnali emersi nel precampionato erano stati chiari. In particolare Carosio ha puntato nuovamente sulla cerniera di centrocampo composta da Bosic e Genocchio in grado di assicurare una buona copertura alla difesa. In avanti Margaglio il giocatore più vicino all’unico attaccante Romei.  In attesa che la società individui l’attaccante da affiancare alla punta bisogno ritrovare la capacità di essere pericolosi assicurata dodici mesi fa anche da Mattia Piana.

I due attaccanti segnavano la gran parte dei gol dell’Ovadese. Oggi Romei è pericoloso solo in poche occasioni. A Dronero si è notato solo dai calci da fermo. “Siamo stati un po’ spenti – prosegue l’allenatore – C’era troppa distanza tra i reparti, non riuscivamo a tenere in mano il pallino del gioco. Dobbiamo capire velocemente di cosa questa squadra ha bisogno”.

Sono tanti gli aspetti del gioco in cui l’Ovadese fa fatica. Alcuni sono addebitabili all’assenza di un attaccante di complemento che aiuti a dare forma più compiuta alla manovra.

La vittoria contro la Pro Dronero sarebbe stata importante anche perchè ora il calendario proporrà tre gare davvero complesse. Si comincia al Geirino con la storica sfida all’Alessandria. A seguire il Fossano ancora al Geirino. E poi la Luese Cristo in trasferta. “Sappiamo – conclude Carosio – che le partite saranno tutte difficili. Devi essere sul pezzo in ogni momento. Non parlo solo dei giocatori ma dell’intero gruppo”.

 

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