Piazza Castello, riparte il cantiere per la stazione di posta
Società
Edoardo Schettino  
2 Settembre 2025
ore
06:59 Logo Newsguard
Il recupero

Piazza Castello, riparte il cantiere per la stazione di posta

Per l'ex fermata del tram

OVADA – L’ex fermata del tram di piazza Castello è un edificio che sintetizza il senso di identità e appartenenza di molti ovadesi. Sono ripartiti qualche giorno fa i lavori che dovranno portare alla realizzazione della “Stazione di posta”, progetto che il Consorzio Servizi Sociali ha messo a punto per coniugare l’esigenza di politiche rivolte a chi in città è in difficoltà con l’abitazione e la necessità di dare una nuova destinazione d’uso alla palazzina. Quest’ultima la scorsa settimana è stata “impacchettata” a cura degli addetti dell’impresa Arienti che si è aggiudicata l’appalto per i lavori. L’aspetto ad oggi deturpato è destinato in pochi mesi a lasciare spazio a un edificio molto simile a quello riprodotto da molte foto dell’epoca dei primi anni del XX Secolo. L’area era infatti il capolinea della storica linea che col tram portava da Ovada a Novi Ligure.

La prima fase dei lavori era partita nel mese di luglio con lo “svuotamento” dell’edificio destinato a rinascere del tutto. Per arrivare al risultato finale il Consorzio utilizzerà i fondi messi a disposizione dal Pnrr.

Processo lungo

Il Comune di Ovada ha cercato per anni di cedere la palazzina ai privati. Il mancato esito positivo dell’iniziativa ha convinto il Consorzio a farsi avanti. L’area rinnovata sarà utilizzata per politiche sociali ed in particolare all’accoglienza temporanea per soggetti in difficoltà con l’abitazione.  Il progetto esecutivo è stato approvato alla fine del mese di aprile. Il Consorzio gestisce l’area in base alla convenzione siglata lo scorso anno con Palazzo Delfino.

Il cantiere di piazza Castello va a completare il programma dei lavori pubblici previsti nel 2025 nell’area di ingresso in città con il risanamento dei ponti su Stura e Orba in corso nell’ultimo mese. La risposta è rivolta in particolare a una fetta della popolazione a rischio marginalizzazione. La difficoltà con l’abitazione è tra quelle registrate più di frequente dagli operazioni dell’ente sociale che ha la sua sede all’interno dell’ospedale vecchio in via XXV aprile

Prevista anche la realizzazione di una mensa sociale che supera il vecchio progetto realizzato qualche anno fa nei locali della chiesa di San Paolo in corso Italia.

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