Bruceta verso il Giubileo. Il programma delle celebrazioni
A Cremolino
CREMOLINO – Il Santuario della Bruceta di Cremolino celebra il 207° Giubileo. L’edizione 2025 sarà poi particolarmente significativa in quanto il santuario è stato inserito tra le Chiese giubilari diocesane. La settimana di preghiera prederà il via domenica 31 agosto alle ore 11 con la Messa e alle 17 benedizione dei matrimoni e Messa celebrata dal Vescovo di Acqui Terme, Monsignor Luigi Testore. Dal lunedì al sabato alle ore 8 Rosario e Messa , alle 16 Adorazione Eucaristica, alle 16.30 Rosario e alle 17 Messa. Giovedì 4 settembre alle ore 18 conferenza su “Pier Giorgio Frassati, testimone di fede e carità nella chiesa e nella società” con la presenza in qualità di relatore del professor Vittorio Rapetti.
Domenica 7 settembre Messe alle ore 11 e alle ore 17. Lunedì 8 settembre alle ore 8 Rosario e Messa di suffragio per i benefattori. Confessioni durante le funzioni religiose per ottenere l’indulgenza plenaria. Ogni giorno della settimana avrà un’intenzione particolare di preghiera: la pace, l’apertura alla vita, i poveri, gli ammalti e gli anziani, i giovani, i defunti i bambini e i ragazzi, l’unità dei cristiani e i benefattori. Tutte le comunità pastorali della Diocesi di Acqui Terme e non solo sono invitate a questi momenti di preghiera in quanto il Santuario della Bruceta rappresenta un punto di incontro non solo di preghiera e riflessione per la sua storia.
Storia articolata
Le origini del santuario della Bruceta sono antichissime precedenti all’anno mille. Il racconto vuole che la Beata Vergine Maria ,qualificatasi “Regina del Paradiso”, sia apparsa ad una pastorella sordomuta che immediatamente riacquisto’ la parola. Questo fatto ritenuto miracoloso fece sì che venne costruita una primitiva cappella in onore alla Madonna delle Grazie. Le scorrerie dei Saraceni, approdati alle coste liguri e della Provenza , giunsero sino ai nostri territori e le cronache narrano la distruzione dei simboli Cristiani e quindi l’incendio della chiesetta. Dalle macerie gli antichi Cremolinesi trassero l’effige della Vergine dipinta su pietra intatta che da allora venne venerata.
Il fatto ritenuto miracoloso spinse il Santo Vescovo Guido a costruire una pieve in puro stile romanico che venne elevata a parrocchia inferiore sino al 1440 quando venne incorporata nella parrocchia di Cremolino .
Nel 1809 l’allora cappella Don Francesco Giacobbe ,tramite i sentieri nell’appennino si recò a visitare il Papa Pio VII prigioniero di Napoleone a Savona per confortarlo nella dura prova a cui era sottoposto , gli servì la Santa Messa e al termine della visita il Santo Padre , ammirato da tanta devozione chiese all’umile sacerdote cosa potesse fare per lui , ed egli senza esitare chiese la grazia dell’indulgenza plenaria per il suo sconosciuto santuario.
Il Pontefice accordò “viva voce oracolo” tale privilegio che venne richiesto l’anno successivo con una supplica alla quale la risposta fu positiva addirittura concessa per un periodo di 7 anni , al termine del quale venne effettuata una ulteriore supplica che venne accolta e rinnovata per ulteriori 7 anni , ma prima che tale concessione venisse a scadere fu’ effettuata dal Vescovo di Acqui dal Clero e dal Feudatario del paese una supplica per una concessione perpetua di tale privilegio , che con rescritto in data 19 maggio 1818 venne concessa in perpetuo.