Geirino, caccia ai fondi per la manutenzione: c’è il progetto
Dopo la fumata nera del bando "Sport e periferie"
OVADA – Non si arresta la ricerca messa in atto dal comune di Ovada per ottenere le risorse necessarie per la manutenzione straordinaria degli impianti collocati all’interno del Polisportivo Geirino. Se la stagione estiva deve vivere ancora le sue settimane conclusive con la piscina aperta, Palazzo Delfino prova a lanciare uno sguardo più avanti attraverso il progetto esecutivo approvato qualche giorno fa. La procedura si è aperta dopo che la Regione Piemonte ha avviato la manifestazione di interesse rivolta ai Comuni piemontesi per la presentazione di proposte progettuali relative ad interventi di recupero degli immobili e delle strutture di proprietà pubblica.
L’operazione si svilupperà nell’ambito del percorso che dovrà portare prima all’avvio della gara poi alla definizione del gestore che si occuperà anche del partenariato pubblico privato individuato come soluzione per recuperare l’area che da tempo attende interventi strutturali importanti. In questo senso la scadenza prevista è quella definita dalla Giunta con la concessione della proroga per la gestione ordinaria a My Sport per un periodo che si chiuderà il prossimo 31 gennaio 2026.
Obiettivo importante
Del recupero dei singoli impianti del Geirino si parla da almeno cinque anni. Il primo progetto elaborato dagli uffici di Palazzo Delfino prevedeva interventi alla pista (già completato) al tetto del palazzetto dello sport, al campo di calcetto e agli spazi per il tennis. Il cronoprogramma definito passò poi in secondo piano a fronte dei problemi di Servizi Sportivi e di nuove esigenze manifestatesi in particolare per assicurare la fruibilità della piscina, almeno in versione estiva.
Il progetto esecutivo da poco approvato prevede una spesa complessiva di 415 mila euro. Palazzo Delfino ha chiarito in più occasioni la sua intenzione di voler sperimentare varie strade. Il canale di finanziamento possibile nell’ambito del bando ministeriale per “Sport e periferie” è sfumato nel mese di luglio per la non concessione dei fondi richiesti.