Diga di Molare, in un convegno ragioni e conseguenze della tragedia
Società
Edoardo Schettino  
12 Agosto 2025
ore
07:49 Logo Newsguard
L'incontro

Diga di Molare, in un convegno ragioni e conseguenze della tragedia

Martedì 12 luglio dalle 21

OVADA – Esperti di storia e di altre materie si confrontano in un convegno per rievocare la tragedia della diga di Molare. L’iniziativa è in programma questa sera, martedì 12 agosto dalle 21, presso la Loggia di San Sebastiano. L’incontro si terrà alla vigilia del 90° anniversario del crollo che spazzò via l’intero rione del Borgo e con esso le speranze di una generazione. “Teniamo molto a questa iniziativa – ha spiegato in più occasioni Sabrina Caneva, assessore alla Cultura del Comune di Ovada – E per realizzarla ci siamo avvalsi della collaborazione di diverse associazioni. E’ proprio questo l’aspetto che conferisce maggior valore a tutto”.

“13 agosto 1935: le nove ore che sconvolsero la Valle Orba” è il titolo della serata che riprende il numero speciale di Urbs, la rivista ufficiale dell’Accademia Urbense, uscito qualche settimana fa a corollario dell’iniziativa. Tra le pagine della rivista la costruzione della diga, i problemi evidenziati nelle varie fasi di realizzazione, la tragica cronaca di quella giornata infausta, il dolore e le conseguenze dei fatti. All’iniziativa si lega anche la mostra  che apre i battenti oggi in piazza Cereseto.

Programma completo

Il crollo della diga di Molare rimase per tanti anni una ferita nascosta nel cuore di tanti ovadesi che in quei momenti persero un famigliare o un amico. Sarà la testimonianza raccolta in una video intervista rilasciata da Walter Secondino, forse l’ultimo superstite di quel giorno, il contributo più interessante della serata. Secondino all’epoca della tragedia aveva sette anni e provò in più occasioni negli anni successivi a mantenere vivo un ricordo che per qualche tempo sembrava essere svanito.

Lo fece anche collaborando per varie pubblicazioni realizzate proprio dall’Accademia Urbense. Tra gli altri relatori presenti al convegno Federico Borsari, Paolo Bavazzano, Renzo Incaminato chiamati a dare il quadro d’insieme delle ore della tragedia e a descrivere il contesto economico e sociale del Borgo, il rione più colpito dalla furia dell’acqua e del fango.

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