Canile municipale, nuova convenzione per registrare il servizio
Approvata dal Consiglio comunale
OVADA – Supera la vecchia impostazione che aveva ricevuto molte critiche e generato anche l’addio di diversi comuni dell’Ovadese fino a quel momento inseriti nel servizio, la convenzione per la gestione associata del servizio cattura cani randagi o vaganti rappresenta il primo tassello verso il rinnovo della gestione del ricovero di località Campone. “Sulla base della Legge – ha chiarito in consiglio l’assessore comunale, Sara Olivieri – approviamo questo documento. Fanno parte dell’accordo i comuni di Belforte Monferrato, Carpeneto, Casaleggio Boiro, Lerma, Montaldo Bormida, Ovada, Rivalta Bormida, Tagliolo Monferrato, Trisobbio. La presente convenzione disciplina la gestione associata dei seguenti servizi: servizio di cattura dei cani randagi o vaganti presenti sul territorio dei comuni associati e trasporto presso il canile sanitario; raccolta delle spoglie mortali e soccorso agli animali domestici o d’affezione incidentati o feriti nel territorio dei comuni associati; custodia, mantenimento cura e pulizia dei cani randagi catturati, per il periodo necessario di osservazione sanitaria, per un massimo di sessanta giorni; custodia, mantenimento e cura e pulizia dei cani detenuti da persone definite temporaneamente non idonee alla custodia, in quanto ospiti di presidi sanitari e socio sanitari, presidi di recupero ed istituti di pena; custodia, mantenimento cura e pulizia dei cani sottoposti a sequestro amministrativo, sino ad un massimo di un quinto dei posti del canile rifugio”.
Sulla base del documento sarà lanciata la gara per l’assegnazione del servizio ad oggi affidato in proroga all’associazione genovese “Una” dopo la scadenza dell’accordo precedente.
Termini generali
La convenzione chiarisce anche quali saranno i costi: in base all’effettivo impegno economico per il servizio con un tetto massimo di 2.70 euro per abitante. Inutile dire che da Palazzo Delfino si esprime l’auspicio che il nuovo scenario possa spingere a un ripensamento i comuni che negli anni passati hanno scelto soluzioni alternative. Si tratta di Molare, Cassinelle, Silvano d’Orba, Castelletto d’Orba, Mornese e Rocca Grimalda. Un eventuale ritorno potrebbe essere utile anche a alleviare i costi per i cittadini.
Il documento è passato con il voto favorevole anche da parte dell’opposizione. L’accordo sarà in vigore fino al 30 agosto 2028.