Nuovo micronido, ci sono i permessi. Ora la gara d’appalto
Da realizzare nell'area di Nuova Costa
OVADA – E’ stata e sarà ancora una corsa contro il tempo quella che il comune di Ovada deve affrontare per realizzare la nuova sede del micronido. Nella serata di giovedì il consiglio comunale ha dato il via libera ai permessi in deroga necessaria. “Dobbiamo consegnare i lavori – ha chiarito il vice sindaco, Mario Esposito – entro il 31 agosto 2025. Non è stato facile arrivare a questo punto. Ma pensiamo che questo intervento sarà molto importante per tutta la città”. Palazzo Delfino vuole mettere a frutto il contributo da 400 mila euro ottenuto dal Pnrr. “Quando abbiamo deciso di partecipare al bando – ha chiarito il sindaco di Ovada, Gianfranco Comaschi – il nostro comune era inserito in terza fascia. Raggiungere il contributo non è stato semplice. Ma ora possiamo guardare al futuro con ottimismo anche per un successivo bando che mette a disposizione fondi per gli arredi della nuova struttura”.
La nuova area dedicata all’infanzia sarà realizzata nel quartiere di Nuova Costa accanto a via Molare. L’edificio un tempo sede della Pro Loco di Costa e Leonessa dovrà essere ampliato e ristrutturato. Al termine lo spazio potrà offrire 20 posti. Oggi il micronido per il quale è stata da poco rinnovata la convenzione con i comuni limitrofi aderenti è collocato in via Novi.
Progetto in divenire
Il micronido è l’evoluzione del vecchio progetto di “Baby Parking” per l’Ovadese. “Abbiamo scelto quell’area – ha aggiunto il primo cittadino – per offrire una servizio ad una parte della città numeri alla mano molto popolosa. Dare questo tipo di opportunità significa contribuire allo sviluppo e rendere viva la città”. Il provvedimento è passato con il voto favorevole delle opposizioni.
La prima parte della procedura ha visto la scrematura delle 70 aziende che hanno presentato la loro manifestazione di interesse. Ne sono state selezionate dieci per la gara d’appalto vera e propria. Per studio di fattibilità e progettazione esecutiva è stato coinvolto lo Studio Belloni e Associati con sede a Milano.