“Attraverso festival” sbarca a Rocca Grimalda con Vera Gheno
Spettacoli
Patrizia Pesce  
13 Luglio 2025
ore
09:59 Logo Newsguard
La serata

“Attraverso festival” sbarca a Rocca Grimalda con Vera Gheno

Tra inclusione e linguaggio approriato

ROCCA GRIMALDA – Arriverà a Rocca Grimalda giovedì 17 luglio Vera Gheno, sociolinguista in prima linea sui temi del linguaggio e dell’inclusività sociale. Gheno è il primo personaggio in arrivo dell’Ovadese nell’ambito dell’edizione 2025 di “Attraverso Festival”, la rassegna culturale di incontri, concerti e eventi creata e gestita dall’associazione Hiroshima mon Amour. L’appuntamento, dalle 21, è sull’iconico belvedere del paese che domina tutta la val d’Orba. Vera Gheno arriva a Rocca per presentare  “Nessunə è normale” il libro pubblicato di recente. “Dovremmo renderci conto – spiega – che è necessario prestare al linguaggio la stessa attenzione che riserviamo a vestiti e accessori”.

Per favorire inclusione e superare le discriminazioni non solo le idee ma anche la forma con cui le idee diventano concrete deve evolvere. I biglietti per la serata, al costo di 10 euro, sono disponibili sul circuito Mailticket. Per Rocca Grimalda una nuova serata di un cultura, in un borgo che da sempre ha puntato su bellezza e socializzazione per promuovere le sue eccellenze.

Figura di spicco

Vera Gheno si occupa prevalentemente di comunicazione digitale, inclusione, diversità e equità.  Ha collaborato dal 1999 al 2019 con l’Accademia della Crusca. Dal marzo 2023 conduce il podcast settimanale Amare parole, prodotto da “Il Post”. Gheno è autrice, tra il 2016 e il 2025, di sedici saggi su argomenti letterari. In “Nessunə è normale” l’autrice prova a delineare quelli che sono oggi le possibilità date dai social network per fare in modo che le diversità nel loro parlare siano ascoltate.

La parola ha molti poteri: tra questi quello di discriminare, escludere, limitare e imprigionare modalità di espressione e di essere. Ma ha anche e soprattutto la capacità di essere strumento di comunicazione e mediazione; il linguaggio può e cerca per sua natura di adeguarsi alla realtà che evolve attorno ad esso. La parola ha dunque la capacità di divenire un grimaldello per aprire nuove prospettive e soprattutto nuovi spazi di espressione. Nella società dei social network, dove un profluvio di parole scorre interminabile giorno dopo giorno, quali sono i poteri e i linguaggi che possono dare forma a nuovi spazi di inclusione?

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