Villa Paradiso, la Regione da il via libera per la riapertura
Società
Edoardo Schettino  
10 Luglio 2025
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06:55 Logo Newsguard
A Cremolino

Villa Paradiso, la Regione da il via libera per la riapertura

Pubblicato il provvedimento ufficiale

CREMOLINO – Sono destinate a riaprirsi presto le porte di Villa Paradiso, la casa di riposo ricavata a Cremolino nello stabile un tempo sede dell’albergo Villa Sole. Sarà la società Salute e Benessere a rimettere in funzione la RSA chiusa poco più di un anno fa dopo l’ordinanza emessa dal sindaco del paese, Massimo Giacobbe. Il provvedimento di fatto aveva recepito le indicazioni inviate dai Nas e dall’Asl al termine di un sopralluogo effettuato a sorpresa nelle settimane precedenti. Numerose irregolarità erano emerse dopo gli inviti e le prescrizioni dei mesi precedenti. Villa Paradiso, dal nome della società che si era fatta carico del recupero dello stabile, aveva vissuto diversi travaglia dal momento della riapertura nell’ormai lontano 2018.

Al momento di nascere l’assemblea dei sindaci dell’Ovadese aveva espresso parere sfavorevole nella convinzione che questa realtà avrebbe fatto concorrenza a Lercaro, casa di riposo all’epoca pubblica riferimento per l’area sul tema della non autosufficienza.

Navigazione complicata

La nuova struttura nascente all’interno di Villa Paradiso ha incassato qualche giorno fa il via libera definitivo della Regione Piemonte. Inevitabilmente la RSA farà “concorrenza” a Lercaro sul delicato tema della non autosufficienza. Al momento della chiusura definitiva della struttura molti degli anziani ospitati erano stati trasferiti a Castelferro. La nuova casa di riposo potrà contare su 30 posti letto, un numero ridotto rispetto all’esperienza precedente.

La prospettiva di recupero dell’edificio era emersa tra il 2016 e il 2017 sotto l’amministrazione dell’allora sindaco Mauro Berretta. Le operazioni si erano subito rivelate complicate con una fase di gestazione e realizzazione del progetto molto travagliata. A complicare la navigazione l’ingresso nell’emergenza Covid – 19 che ha rappresentato una grande criticità per tutte le RSA del territorio. Lo scorso anno la società di gestione ha dovuto gettare definitivamente la spugna.

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