Lercaro, nella polemica prende posizione Fratelli d’Italia
"Grande preoccupazione per la casa di riposo"
OVADA – Si infiamma la polemica politica attorno alla situazione della casa di riposo di Lercaro. Dopo che ad esprimere la sua posizione è stato il circolo cittadino del Partito Democratico, interviene a gamba tesa sulla situazione la segreteria cittadina di Fratelli d’Italia. “La nostra estrema preoccupazione per un problema sociale – si legge in una nota diffusa nella giornata di ieri – legato non solo alla nostra Città ma a tutto il territorio dell’Ovadese. Siamo preoccupati per il futuro della struttura che, dopo l’affidamento, conta un numero di ospiti preoccupante per un futuro sostenibile della stessa e ci impegniamo, come Gruppo Consigliare, ad effettuare al più presto una visita che possa renderci consapevoli della situazione attuale e valutarne le possibilità future”.
Di Fratelli d’Italia fa parte Angelo Priolo, attuale capogruppo di consiglio comunale di “Prima Ovada” e da tempo molto critico con la gestione messa in atto dal commissario straordinario Ivana Nervi, a sua volta capogruppo in consiglio di “Ovada nel cuore”, l’altro gruppo di minoranza generato dalla spaccatura che in occasione delle ultime elezioni amministrativa ha caratterizzato la galassia di centro destra.
Futuro da scrivere
Lo scenario attorno a Lercaro rimane nebuloso. La gestione è stata affidata per i prossimi 67 anni a Proges, la cooperativa di servizi che da tempo è attiva all’interno della struttura collocata tra Ovada e Tagliolo. Lercaro si dibatte in una pesante crisi debitoria da anni.
Priolo, nella sua veste di capogruppo in consiglio, aveva fatto emergere la prospettiva di cessione dei terreni attigui alla casa di riposo a una società per l’installazione di un’area per la produzione di energia elettrica attraverso l’agrivoltaico.
Elementi che ad oggi passano in secondo piano. “La nostra presa di posizione molto distante dalla tanto sbandierata “salvezza del Lercaro” che ha portato, lo scorso anno, alla Candidatura della Commissaria di Lercaro come papabile Sindaco della nostra Città. Riteniamo che una volta conclusi, a breve, i lavori della Commissione che impongono il segreto, si dovranno rendere pubbliche le responsabilità ed i nomi di coloro che hanno giocato sulla pelle di Lercaro. Questo affinché, da parte dei Cittadini non si possa generalizzare dando responsabilità “agli amministratori pubblici “ in genere, ma perché possano essere chiare le responsabilità personali e politiche”.