“Paesi & Sapori”, sguardo al 2026 per fare ancora meglio
Società
Edoardo Schettino  
22 Giugno 2025
ore
09:59 Logo Newsguard
Il bilancio

“Paesi & Sapori”, sguardo al 2026 per fare ancora meglio

La Pro Loco dopo il successo di fine maggio

OVADA – «L’edizione 2025 di “Paesi & sapori” è stata molto importante ma quella del prossimo anno crescerà ulteriormente». Lina Turco è da qualche anno alla guida della Pro Loco di Ovada, associazione che nei giorni scorsi ha redatto un bilancio più compiuto di “Paesi & Sapori”, la manifestazione enogastronomica andata in scena nel terzo fine settimana di maggio in piazza Martiri della Benedicta che ha rappresentato il vero biglietto da visita del cibo che l’Ovadese propone: piatti della tradizione, qualche incursione nella vicina Liguria del pesce e tanta semplicità. «In tre giorni – chiarisce Turco – abbiamo avuto oltre 20 mila presenza. Non è possibile dire quanti coperti sono stati realizzati».

Da quest’anno “Paesi & sapori” è entrata a pieno titolo nel circuito della manifestazioni creato da Alexala per far conoscere al meglio la provincia. In questo caso il focus specifico è sul Monferrato, l’area che negli ultimi anni ha messo in evidenza il trend di crescita più interessante per i flussi turistici. Tutto questo non si potrebbe fare senza alcuni piatti che sintetizzano l’essenza della cucina ovadese: commistione tra gusti del Piemonte e influenze della vicina Liguria.

Dettagli importanti

Dietro all’organizzazione di “Paesi & sapori” c’è una macchina organizzativa composta da tanti volontari che si occupano dei dettagli, curando nel contempo anche le altre manifestazioni della Pro Loco. «Non era ancora finita l’edizione 2025 che già qualcuno pensava al “Mercatino dell’Antiquariato” da allestire la settimana successiva – chiarisce la presidente – Ho tanti validi collaboratori senza i quali sarebbe impossibile mettere in piedi tutto». Negli anni accanto alla parte di cucine si è aggiunta l’animazione. Venerdì e soprattutto sabato la piazza è diventata un enorme discoteca a cielo aperto che ha attratto un numero di giovani inusitato per una città considerata tranquilla ai limiti della noia. La manifestazione è cresciuta anche grazie a supporti e contributi esterni. Quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria è essenziale.

«L’aspetto che ci spinge a fare meglio – conclude Turco – è che abbiamo già ottenuto la conferma per la presenza il prossimo anno da parte di tutte le associazioni in piazza nel 2025. Ma la prospettiva è di allargarci ancora guardando ai gruppi della vicina Valle Stura, da Rossiglione a Masone». Anche perchè nel 2026 l’obiettivo è festeggiare degnamente un ventesimo anno per una manifestazione che oramai è un simbolo.

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